Oggi ancora una volta una testata giornalistica ha deciso di dare voce ai codardi, a coloro i quali non firmano i propri scritti ma sperano con le offese che qualcuno rinunci al proprio ruolo: dimenticatevelo. Ho già avuto modo di scrivere che non ho mai firmato esposti sulle casette in Campo di Mare, non ho ancora chiesto gli atti al Comune e mi sembra che stia regolarmente lavorando chi ha affittato le strutture dalla Pro-Loco (a Torchiarolo vi è un bando pubblico, il Gal a San Pietro consente che si faccia altro?), per cui è incomprensibile quale sia il malessere o l’accusa rivoltami. Vi è consapevolezza che è stato fatto qualcosa contro legge?
E’ colpa mia?
Sul territorio il Comandante Provinciale dei Carabinieri ed il Comandante Pisani, il Comandante Provinciale della Guardia di Finanza ed il Comandante Proto, la Digos svolgono attività investigativa non “a chiamata”, ma in quanto quotidianamente impegnati per il rispetto della legalità.
Ciò che si sta consumando sul Piazzale a Campo di Mare è sotto gli occhi di tutti: è chiaro come ha operato l’Amministrazione Renna, il Gal, la Pro-Loco, ma soprattutto il ruolo di persone contigue tanto al Sindaco (da questi delegate addirittura a riceve commercianti per decidere chi può svolgere manifestazioni a proprie spese) che a noti personaggi locali: tutte parti di una grande “associazione comune” volta a valorizzare la marina (e non solo…). Non ho presentato esposti, anche se sento il peso di ciò che si sta consumando, e comprendo (ma non giustifico) l’atteggiamento di chi gestisce attività commerciali che vive il timore ad esporsi per paura di inevitabili ritorsioni (da parte di imprenditori reali od occulti, ma anche di chi Amministra il Paese).
Del resto per chi sa leggere il contenuto degli atti è sufficiente verificare l’ordinanza sugli orari: il bar ha l’obbligo di spegnere la musica e rispettare gli orari, mentre chi svolge attività con il patrocinio del comune non ha l’obbligo di rispettare limiti orari. Che ingiustizia. Risultato? I parenti dei consiglieri comunali o chi prepara e somministra nelle casette, chi è amico del Sindaco o del suo galoppino ed ha ottenuto il patrocinio dell’Amministrazione (e magari ha ottenuto pure un finanziamento dall’Amministrazione) può intrattenere sino a quando vuole i propri clienti in deroga oraria con musica; chi ha strutture fisse ha messo capitali propri e non ha chiesto od ottenuto il patrocinio del Comune, deve spegnere ad un certo orario la musica, e se non rispetta la regola può subire la chiusura del locale. Il Sindaco ed il capo della Polizia Locale (l’Arch. Delle Donne) decide chi lavora e chi chiude in certe fasce orarie. Per i commercianti tutto ciò va bene? Nessuno si oppone e tutti subiscono?
Per quale ragione dovrei farlo io!
Dalla Direzione Investigativa Antimafia al singolo soggetto che svolge funzioni di PG, tutti ancor meglio di me conoscono persone e ruoli, sono in condizione di capire, vedere e valutare, non hanno necessità del mio apporto: devo dedurre che tutto va bene. L’Asl, ad esempio, ha verificato, prima di rilasciare le autorizzazioni alle strutture fisse, la presenza della cappa prevista dalla legge (diversa in funzione dei prodotti che si intendono cucinare, se panini, arrosti, fritture etc.); ha richiesto i bagni per i dipendenti o per chi somministra e maneggi alimenti, contenitori per l’acqua, attacchi per l’energia elettrica, frigoriferi. Mi hanno riferito che vi è chi produce pietanze prelibate facendo carni arrosto, pezzetti di cavallo, esponendo gli alimenti prima di cucinarli alla scelta degli acquirenti: sicuramente avrà un banco frigo, la cappa etc. Se va bene per chi ha strutture fisse che a distanza di un metro dalla loro attività sia consentito cucinare e vendere senza avere una cappa (se quanto riferitomi risulta veritiero), vuol significare che tutto è a norma.
La scelta dei posti migliori è stata fatta a tavolino favorendo determinate persone: se va bene per gli altri commercianti od associazioni, perché dovrei lamentarmene io? Sfido chiunque ad andare presso Carabinieri, Direzione distrettuale antimafia, Guardia di Finanza, Digos, Prefettura, Asl, Ufficio tecnico del Comune e trovare una sola pec od una sola richiesta e/o denuncia a mia firma riguardante tali problematiche. Certo tante sollecitazioni non possono lasciarmi indifferente, per cui a fine estate acquisirò tutta la documentazione ma solo a fini didattici: se si può operare così a Campo di Mare, con Gal, Comuni ed Asl, va bene ovunque e sempre! Io sono convinto che chi ha la disponibilità delle casette e sta lavorando (salvo ad addebitare ad un mio esposto la responsabilità della tramontana) non ha interesse a sollevare polveroni con cartelli ed articoli di giornale salvo che sia parte politica attiva: sta lavorando, nessuno ha ad oggi chiuso le casette od impedito l’attività.
Se invece è parte politica, abbia il coraggio di mettere le accuse a me rivolte sotto la casetta mentre svolgete l’attività firmando il manifesto, così avrò un interlocutore un nome ed un cognome cui fare riferimento, l’identità di chi mi addebita precise responsabilità con cui potermi relazionare in ogni sede, e non codardi che si nascondono dietro pseudo manifesti anonimi (fermo restando che dalla foto è facile individuare la casetta su cui è stato posizionato il manifesto). Ma vi è una spiegazione a tutto: la mia colpa è quella di aver smascherato Sindaco Giunta e segretario comunale, per aver falsamente attestato copertura di spesa, utilizzando per l’estate sampietrana i soldi della sponsorizzazione Enel destinati al dicembre sampietrano 2015.
Sono convinto che mai Enel si presterà al gioco di pagare la sponsorizzazione una volta smascherata, e poiché con i fondi destinati alla estate si dovevano “mettere a posto” tante situazioni, qualcuno dovrà rinunciare alla spartizione “della torta” ormai quasi dimezzata. Dovrei dimettermi quindi perché ho messo in piazza un grave abuso d’ufficio, una vera e propria truffa e soprattutto la svendita del territorio ad Enel !!!
Non lo farò mai per tali ragioni, e non mi potrà fermare un povero galoppino (l’autore della meschineria degna del suo spessore) che pensa di raggiungere tale risultato con un manifesto posticcio e l’ausilio di una testata giornalistica!
Caro galoppino, quando si è consapevoli di operare in acque torbide e nauseabonde è consigliabile avere un profilo basso, non si accendono i riflettori altrimenti si corre il rischio di provocare solo del danno ai propri “amici” ed a chi spera di lavorare ed ha pagato un canone di locazione per usare le casette: io ti ringrazio per avermi consentito di chiedere ad ogni Autorità di elevare ancor di più i livelli di attenzione, visto che ad oggi non lo avevo ancora fatto. Poi solitamente si chiedono le dimissioni di chi Amministra: penso di essere l’unico consigliere di opposizione ad aver ricevuto un invito alle dimissioni. Naturalmente denuncerò chiunque si renda partecipe di un diffamazione ai miei danni, verificando quindi chi ha collaborato con il galoppino.
Avv. Pasquale Rizzo
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