August 13, 2025

In ordine alla volontà espressa nella giornata di ieri 14 ottobre 2016 dal Sindaco Angela Carluccio di incontrare i vertici dell’Enel per negoziare con questa società un equo indennizzo, Impegno Sociale nella persona del Segretario Nazionale Carmelo Palazzo e del Segretario Cittadino Alessandro Formosi, unitamente a Giancarlo Bisanti, Giampaolo D’Onofrio, Antonio Manfreda, Pietro Santoro e Alfredo Sterpini, nonché i consiglieri comunali Dott. Fernando Marino ed il Dott. Rino Scarano manifestano quanto appresso.

 

L’approccio manifestato dal Sindaco nell’affrontare una questione delicatissima quale quella della presenza nel territorio della Centrale Enel appare enormemente riduttivo prescindendo dal considerare l’argomento in maniera scevra da logiche multidisciplinari.

 

La volontà di richiedere ad Enel la corresponsione di un equo indennizzo non specifica infatti sulla base di quali parametri debba avvenire e soprattutto quali danni recati od in fieri vadano ad essere indennizzati alla collettività indistinta: appare pertanto una richiesta astratta, avventata e non si comprende bene in favore di chi o per quale finalità possa essere conseguito.

 

Un approccio multidisciplinare, a parere degli scriventi, avrebbe dovuto prevedere molteplici aspetti da salvaguardare attraverso la previsione di misure preventive da adottarsi finalizzate alla tutela della salubrità dei cittadini con programmi finalizzati a contenere le emissioni eccedenti le soglie di tollerabilità consentite da specifiche normative, migliorando la qualità dell’aria, delle falde acquifere e dell’ecosistema marino e la progressiva bonifica delle aree attualmente interessate da copiose contaminazioni riconducibili ai processi di trasformazione della energia elettrica ed altresì della distribuzione attraverso il monitoraggio della incidenza sulla salute della popolazione dei fenomeni di irradiazione elettromagnetica.

 

Il medesimo approccio avrebbe dovuto prendere in considerazione inoltre la situazione che interessa i lavoratori dell’intero indotto ai quali deve essere altresì garantita la salvaguardia del posto di lavoro al pari delle condizioni di sicurezza sui luoghi di lavoro e di limitazione delle esposizioni ad agenti nocivi per la salute.

 

Solo la contemporanea considerazione dei suddetti parametri avrebbe consentito all’Amministrazione Comunale ed al suo esponente apicale di preventivare gli aspetti critici della presenza sul territorio della attività dell’Enel ed i migliori obiettivi da perseguire per salvaguardare l’incolumità dei cittadini.

 

I cittadini di Brindisi hanno diritto secondo Impegno Sociale ad essere informati dapprima sui rischi della presenza sul territorio della Centrale di produzione elettrica attraverso studi affidati ad opinion leader qualificati e quindi tutelati in maniera preventiva per scongiurare pericoli per l’incolumità e la salubrità dei cittadini e dell’ambiente circostante, semmai ponendo a carico dei soggetti che si sono resi responsabili di alterazioni suscettibili di configurare situazioni di pericolosità la riduzione in pristino dei luoghi e le opportune azioni inibitorie di attività pericolose che sono sicuramente da preferirsi ad indennizzi economici riparatori.

 

COMUNICATO STAMPA

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