Finisce in un nulla di fatto l’incontro per far saltare l’Amministrazione Carluccio.
Ieri pomeriggio 17 consiglieri si sono dati appuntamento presso l’Ufficio di Carmelo Palazzo per sottoscrivere le dimissioni innanzi al notaio Roberto Braccio. Sarebbe dovuto essere l’ultimo atto della consiliatura, ma qualcosa non è andato come le dichiarazioni della vigilia avevano lasciato presagire.
Dopo essere arrivati alla spicciolata i consiglieri si sono chiusi all’interno su invito di Mauro D’Attis che, appena giunto, ha dichiarato ad alta voce che le firme dovevano essere precedute da una discussione politica.
I consiglieri si sono intrattenuti oltre un’ora e qualcuno ha intuito che stesse accadendo qualcosa di imprevisto. Cosa? Quando Luperti è corso via dalla riunione urlando “dobbiamo sparire tutti dalla politica, qualcuno si deve vergognare” lo hanno chiarito Nando Marino e Stefano Alparone. Scrive quest’ultimo su facebook: “Abbiamo dovuto prendere atto della volontà del Consigliere Mauro D’Attis di “spaccare il tavolo”. La sua costanza e sagacia politica hanno esasperato il clima sino al punto di rottura.
La sua tesi, fantascientifica, di firmare e congelare l’atto sino a metà febbraio per poter poi ottenere un commissariamento di un anno e mezzo, perorata sino all’inverosimile, ha di fatto sfibrato il tavolo.
È chiaro che Mauro D’Attis, politico da un ventennio, sa benissimo che sarebbe stato impossibile tenere le posizioni per tanto tempo. Visto che sono giorni che lo scouting è aperto, così come impudentemente dichiarato dalla stessa Sindaca all’atto delle sue dimissioni di facciata”.
D’Attis, d’altro canto, respinge subito le accuse al mittente e sottolinea che la lite è avvenuta tra altri consiglieri. Ma riesce difficile pensare che non sia stato lui ad accendere la miccia anche perché non si comprende il motivo di dover intavolare una discussione sulla data delle dimissioni quando l’ultima dichiarazione ufficiale sul tema – sottoscritta insieme al suo coordinatore provinciale – sanciva che “alla luce del confronto che si è avuto tra tutti i sottoscrittori della proposta di mozione di sfiducia alla Sindaca Carluccio, non ha senso aspettare la seduta di Consiglio comunale e siamo pronti a firmare, con il nostro capogruppo, le dimissioni innanzi al notaio unitamente e contestualmente agli altri 16 consiglieri”.
In serata proprio Andrisano interverrà su facebook con una dichiarazione che sembra prendere le distanze dal comportamento di D’Attis: “il consigliere Mauro D’Attis aveva il mandato del partito, provinciale e regionale, di rassegnare le proprie dimissioni alla presenza del Notaio all’uopo incaricato” perché “la posizione di FI – Brindisi e Puglia – era riportata nel comunicato stampa, a firma congiunta, del 22.01.2017”.
Fatto sta che il tavolo è saltato con consiglieri che rincorrevano altri consiglieri, con firmatari che andavano e venivano da Via Sicilia e con un vorticoso giro di telefonate per “salvare” il salvabile.
Probabilmente i 17 ci riproveranno oggi. Potrebbe essere una giornata diversa, forse risolutiva, perchè – dopo i colpi di scena da molti inattesi – non saranno tardati ad arrivare gli interventi dall’alto.
Angela Gatti
Pubblicato il: 25 Gen, 2017 @ 08:21
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