June 18, 2025

Due fotografie scattate nella zona dell’ex Lido Poste a Brindisi mostrano camion per la raccolta rifiuti, della società AVR, carichi non solo di materiale spiaggiato ma anche di sabbia, prelevata direttamente dal litorale.

Le immagini – inequivocabili – testimoniano una modalità d’intervento discutibile e, probabilmente, in violazione delle normative ambientali.

Le foto sono state pubblicate per prime dal sito di informazione BrindisiTime, che ha sollevato l’allarme sulla modalità di raccolta attuata durante le operazioni di pulizia della spiaggia.

Il caso ha suscitato la reazione di Livia Antonucci, Assessora all’Ambiente, che ha dichiarato: «Ho appreso quanto sta accadendo nell’ex Lido Poste dove i mezzi della società addetta al servizio di raccolta rifiuti e della pulizia del litorale hanno prelevato una quantità non precisata di sabbia insieme ai rifiuti provenienti dal mare. Ho chiesto al dirigente della Ripartizione Ambiente di convocare un incontro immediato con tutti i soggetti coinvolti per stabilire le responsabilità per quanto accaduto».

Roberto Quarta, Presidente della Commissione Ambiente del Comune di Brindisi, ha aggiunto: «Rimango sempre più esterrefatto da quanto accade nella nostra città. L’intervento di pulizia delle spiagge attuato stamattina dall’azienda AVR solleva questioni che meritano l’attenzione di questa amministrazione. Tuttavia, è necessario sottolineare che esiste un atteggiamento strumentale e irresponsabile da parte di molti, che dimostrano una mancanza di coraggio nel metterci la faccia.»

Il consigliere Quarta sottolinea l’importanza di una cittadinanza attiva, che non si limiti alla denuncia visiva ma si impegni anche a segnalare formalmente alle autorità: «Ogni volta che ho ricevuto foto e segnalazioni, ho provveduto a informare le autorità competenti. […] Chiedo però a questa persona: oltre a fotografare, si è anche prodigato per avvertire le autorità?»

 

L’episodio riaccende il dibattito sull’efficienza degli interventi di pulizia e manutenzione in città e sul litorale. L’auspicio è che le amministrazioni intervengono non solo per accertare i fatti o chiedere la collaborazione di incolpevoli cittadini, ma – dal momento che è il loro ruolo – si assumano le proprie responsabilità e si adoperino per evitare il ripetersi di certe azioni. Anche attraverso sanzioni che devono essere certe e rese pubbliche alla cittadinanza.

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