Sta suscitando ampie discussioni l’articolo pubblicato oggi sulla Gazzetta del Mezzogiorno, edizione di Brindisi, a firma di Andrea Pezzuto, che ipotizza la creazione di una nuova società aeroportuale autonoma denominata Aeroporti del Salento. Secondo quanto riportato, i sindaci di Brindisi e Lecce, Pino Marchionna e Adriana Poli Bortone, starebbero valutando la possibilità di uscire da Aeroporti di Puglia (AdP) per costituire una nuova compagine gestionale, coinvolgendo anche altri enti territoriali.
La reazione di D’Attis e Caroppo: “Nessuna nuova società, solo continuità territoriale”
Pronta la smentita dei deputati di Forza Italia Mauro D’Attis e Andrea Caroppo, citati nell’articolo come promotori dell’iniziativa. Con una nota congiunta, i parlamentari definiscono “destituita di ogni fondamento” l’ipotesi di una nuova società. “Non saremmo comunque d’accordo – precisano –. L’unica novità è l’inserimento dell’aeroporto di Brindisi tra quelli che godranno della continuità territoriale, grazie alla nostra proposta approvata in legge di Bilancio con una dotazione di 5 milioni di euro. Queste risorse consentiranno di attivare nuovi collegamenti e calmierare le tariffe aeree”.
D’Attis e Caroppo ribadiscono inoltre l’intenzione di coinvolgere istituzioni locali, categorie produttive e Regione Puglia per definire l’impiego delle risorse e valutare eventuali ulteriori stanziamenti.
Pagliaro rilancia il progetto di autonomia
Di segno opposto la posizione del consigliere regionale Paolo Pagliaro (La Puglia Domani), che in una nota accoglie positivamente l’ipotesi dell’autonomia gestionale dell’aeroporto brindisino, rilanciando un progetto già avanzato nel 2014 dal Movimento Regione Salento. “Da anni chiediamo una società autonoma per gli aeroporti salentini, che valorizzi Brindisi, Grottaglie, Galatina e Lecce-Lepore, superando la sudditanza rispetto a Bari”, afferma Pagliaro, che ha recentemente presentato una mozione in Consiglio regionale per creare Aeroporti del Salento (AdS).
Pagliaro denuncia una gestione Bari-centrica da parte di AdP, accusata di favorire il capoluogo regionale a scapito dello sviluppo turistico e infrastrutturale del Salento. “Serve una rete aeroportuale efficiente e integrata – prosegue – con collegamenti ferroviari adeguati e un potenziamento dei voli nazionali e internazionali”.
Un tema divisivo
La questione dell’autonomia dell’aeroporto di Brindisi si conferma dunque altamente divisiva, anche nel solo centrodestra.
Da un lato, chi come D’Attis e Caroppo sostiene l’importanza di rafforzare l’aeroporto nell’ambito di Aeroporti di Puglia, facendo leva sulle misure di continuità territoriale approvate dal Governo. Dall’altro, esponenti come Pagliaro insistono sull’autonomia gestionale come unica via per garantire al territorio salentino un ruolo centrale nello sviluppo turistico e logistico regionale.
In attesa di ulteriori chiarimenti dai protagonisti coinvolti, il dibattito rimane aperto, con il rischio di accentuare ulteriormente le tensioni tra i territori pugliesi.
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