E’ stato arrestato il giovane che ha dato in escandescenza sparando contro una pattuglia della Polizia di Stato prima di fuggire con un pugnale in dotazione alle forze armate.
E’ accaduto stamattina a Brindisi.
Il giovane, che è un militare, ha dapprima minacciato i famigliari e poi i poliziotti e i carabinieri giunti sul posto dopo l’allerta ricevuta dai vicini di casa.
Alla vista delle pattuglie della Sezione volanti, ha lanciato alcune pietre all’indirizzo degli uomini in divisa, poi si è portato all’interno della propria abitazione prelevando una carabina con la quale ha sparato un colpo in direzione degli agenti colpendo il cofano del mezzo.
Quando gli agenti si sono spostati per mettersi al riparo dalla scarica di piombini, il giovane ha scavalcato il muro di cinta ed è fuggito a piedi dileguandosi nelle campagne circostanti con in mano un pugnale in uso alle forze armate.
Quando è stato individuato da un Sovrintendente della Sezione Volanti è nata una colluttazione. Il giovane ha cercato di colpire l’agente con il pugnale ma l’uomo, pur riportando lesioni fisiche non gravi ha colpito ed ammanettato il fuggitivo.
Nel frattempo il padre del giovane ha aggredito e minacciato un giornalista che era sul posto per documentare l’accaduto, sequestrandogli il telefono cellulare.
Il giovane è stato tratto in arresto ed associato in carcere per i reati di resistenza a pubblico ufficiale, lesioni a pubblico ufficiale, detenzione e porto abusivo di arma bianca di genere proibito, porto abusivo di arma comune da sparo.
Nel contempo sono state sequestrate una carabina marca Diana mod. 35 ed il pugnale in uso forze armate, quali armi del delitto, nonché una pistola beretta cal 6.35 ed una pistola beretta cal. 22, legalmente detenute presso quell’abitazione.
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