September 7, 2024

Oggi i cittadini di Brindisi si rendono conto, semmai ce ne fosse ancora bisogno, che l’assurdo ha in realtà motivazioni e finalità ben precise.

 
A tutti sarà parso sempre inverosimile che un sito come quello di Santa Maria del Casale non disponesse di un parcheggio gratuito per i fedeli o per quanti assistono alle funzioni religiose.

 

Scopriamo poi che con i finanziamenti del Giubileo 2000 non solo era stato realizzato il parcheggio ma anche un percorso chiamato “Via dei pellegrini” (realizzato sull’antica strada utilizzata per secoli dai fedeli che vi si recavano a piedi), fruibili entrambi da tutti coloro che sono diretti al santuario.

 
Ciò che è avvenuto dopo: i furti d’auto, i danneggiamenti alle stesse e la raffica di multe che periodicamente e con costanza i vigili urbani comminavano ai proprietari delle vetture, sono realtà con cui tutti hanno dovuto fare i conti.

 
È lecito allora chiedersi come sia possibile che ogni qual volta l’amministrazione comunale ha la possibilità di perseguire l’interesse comune dei cittadini, con l’aiuto dei fondi dello stato, intervenga invece un qualche comitato d’affari che ne inverte completamente gli intenti.

 
Come è possibile che un parcheggio, realizzato con i fondi del Giubileo 2000, destinato all’uso gratuito dei pellegrini, venga affidato in comodato d’uso ad Aeroporti di Puglia che a sua volta lo affida ad una cooperativa ed infine venga poi assegnato dalla’amministrazione comunale ad una società in deficit quale Brindisi Multiservizi con lo scopo di fare cassa grazie ai soldi dei cittadini?

 
Come è possibile che la “via del Pellegrino” realizzata con gli stessi fondi, sia oggi mal tenuta e parzialmente sbarrata per impedirne il transito o peggio, per dirottare gli automobilisti verso l’ingresso del contestato parcheggio?

Sono interrogativi cui le attuali indagini della magistratura auspichiamo riescano a dare una risposta.

 

 

Ass. Proiezione Futuro

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