E’ stato individuato e denunciato l’autore dei messaggi diffamatori apparsi su facebook dopo l’attacco hacker che ha colpito “Brindisini la mia gente”, uno dei gruppi più noti della città di Brindisi.
Nella notte tra domenica e lunedì scorsi, il gruppo (che contava oltre 6000 membri) era stato letteralmente strappato al legittimo amministratore, il 70enne Cosimo Guercia.
Successivamente erano apparsi diversi messaggi diffamatori verso uomini e donne che ricoprono incarichi politici. Particolarmente bersagliata Angela Carluccio che ha prontamente sporto denuncia il 29 Novembre scorso.
Le affermazioni offensive della onorabilità della Prima Cittadina erano state postate dal profilo facebook “Ermanno Mordini – Batacchio” (nome di fantasia nato dal film di Pippo Franco “Ricchi, ricchissimi, praticamente in mutande)
Ed è proprio da questo profilo che gli investigatori, attraverso indagini che si sono avvalse di strumenti informatici particolarmente all’avanguardia, sono risaliti a M.C., 41enne di Brindisi.
Venerdì scorso, alle prime luci dell’alba, gli agenti della Digos hanno svolto una perquisizione di iniziativa che ha permesso di sequestrare le strumentazioni informatiche utilizzate.
La Digos ha appurato che M.C. ha aderito al cosiddetto “Shitstorm” (letteralmente tempesta di letame), cioè una modalità di cybercrime diretta verso gruppi facebook prevalentemente incentrati nella valorizzazione di aspetti locali o culturali, proprio come “Brindisini la mia gente”.
Le modalità di attacco si avvalgono di molteplici profili “fake” (non corrispondenti ad identità reali) costituiti ad hoc con l’obiettivo di sottrarre le credenziali degli amministratori del gruppo per poi estrometterli dalla pagina impedendone la gestione. Successivamente vengono aggiunti, in qualità di membri con poteri di amministrazione, nuovi profili di aderenti all’iniziativa, il cui obiettivo è generare caos e disordine con l’apertura di discussioni aggressive e provocatorie, spesso caratterizzate da insulti verso i singoli componenti, ridicolizzandone le condotte.
M.C. è stato sottoposto ad interrogatorio da parte della Digos ed è stato denunciato a piede libero per i reati di “accesso abusivo a sistema informatico, diffamazione aggravata e tentata estorsione.
Dall’interrogatorio, infatti, è emerso che l’uomo – in concorso con altri al momento non ancora identificati – oltre a ledere l’onorabilità della Sindaca con insulti di varia natura, aveva in animo di effettuare un tentativo di estorsione nei confronti del titolare della pagina facebook allo scopo di procurarsi un indebito profitto, com’è dimostrato dal post a destra.
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