June 17, 2025

Gli aveva promesso un posto di lavoro, e non l’ha mai accontentato pur essendosi impegnato per lui durante la campagna elettorale aiutandolo a reperire un garage per il suo comitato a Sant’Elia: queste le giustificazioni riportate nella confessione rilasciata agli uomini della Digos di Brindisi da Alessandro D’Errico, un disoccupato 39enne responsabile dell’attentato all’auto del sindaco Mimmo Consales nella notte fra il 3 e il 4 novembre.

L’uomo è padre di tre figli e pare che sia in cura da uno psicologo.

La sua colpevolezza è dimostrata dai filmati acquisiti dagli investigatori della Digos di Brindisi e visionati con cura certosina durante tutta la settimana.

Al momento D’Errico è indagato a piede libero per incendio doloso, tentata estorsione e stalking e si attende che il PM Toscani decida sulla richiesta di ordinanza di custodia cautelare.

One Comment

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    Giuseppe De Giorgi
    12 Novembre 2014

    Le promesse sono un debito,e I debiti si pagano nella vita quotidiana,tardi,ma si pagano.Le promesse elettorali sono un’altra cosa e non tutti gli elettori lo sanno. In questa vicenda e’ capitato un padre di famiglia che ha creduto ad una promessa di lavoro e si e’ prodigato piu’ del solito,ma a distanza di due anni, preso in giro reiteratamente,e’ maturata la disperazione che lo ha portato a compiere l’insano atto. Anche se non condivido il gesto,da padre di famiglia capisco cosa significa non poter soddisfare I bisogni primari e quotidiani della propria prole perche’ in attesa del tanto agognato lavoro. Altro che in cura dal psicologo, l’unica terapia seria e’ dargli un lavoro e penso che qualche Azienda o imprenditore brindisino puo’ aiutare in tal senso il D’Errico. Speriamo bene.