Il primo week end di settembre, Ostuni sarà protagonista della cultura contemporanea, ospitando la seconda edizione del festival internazionale “Attraversamenti”, manifestazione ideata e curata dall’associazione presentecontinuo.
“Attraversamenti” è un festival culturale dedicato all’incontro fra l’Italia e i Balcani. Il ponte che collega la Puglia all’Albania è pronto. Non è una delle grandi opere in cemento armato sbandierate negli anni passati ma un manufatto di discorsi, ricerca, approfondimento, confronto tra due realtà molto più vicine di quel che si possa pensare.
L’immaginifico ponte, quindi, prende il nome di Attraversamenti, il festival organizzato dall’associazione culturale presentecontinuo, giunto alla seconda edizione.
Le attività del festival si svolgono su tutto il tessuto del centro storico di Ostuni per 3 giorni, durante il primo fine settimana di settembre, dal 5 all’7.
I nodi concettuali attorno ai quali si aggrega la manifestazione sono: la questione geo-politica posta dalla frontiera Adriatica, la mobilità e l’ibridazione come fenomeni alla base di nuove mappe culturali e il binomio fra identità e nomadismo.
I protagonisti degli eventi hanno ‘cittadinanza’ transnazionale e le tematiche sono affrontate con una prospettiva trasversale. “Attraversamenti” è un festival che supera il concetto di confine per veicolare una contemporanea e aperta visione di scambio tra identità culturali diverse.
“Attraversamenti” non è solo un festival in senso stretto ma, come già dimostrato nella prima edizione, ambisce a rappresentare una piattaforma permanente dedicata alla costruzione di progetti e relazioni culturali tra l’Italia, in particolare la regione Puglia, e i Paesi Balcanici. www.attraversamentifest.it
Dopo il successo dello scorso anno, lo staff ha deciso di rilanciare il format, rinnovandolo e aggiungendo contenuti che eleveranno lo spessore degli eventi proposti nella tre giorni di incontri, arte, musica, cinema, food e molto altro.
La prima edizione ha visto la presenza di 80 protagonisti di pianeti totalmente differenti che sono saliti sui palchi nei tre giorni di appuntamenti e che hanno dato lustro alla Città Bianca, distintasi per la qualità dell’offerta culturale del festival.
Questa nuova edizione si accresce di nuove sezioni, location inedite e lavora al dialogo internazionale con personalità del mondo artistico e culturale provenienti da tutto il mondo.
Attraversamenti, nell’idea degli organizzatori, quindi, vuole essere un ponte verso il vicino oriente, geograficamente vicino ma, spesso, idealmente lontano dalla nostra terra: l’edizione 2014 legherà, appunto, l’Italia all’Albania, Paese storicamente fratello eppure tanto sconosciuto.
A suggellare il nesso tra Attraversamenti e il Paese delle Aquile, c’è il coinvolgimento diretto dell’Ambasciata albanese in Italia e del Ministero della Cultura Albanese. Tra le novità di quest’anno c’è da segnalare il potenziamento della piattaforma di dialogo permanente tra cultura e aziende, uno degli obiettivi primari fissati già dallo scorso anno dagli organizzatori. La spinta che muove questo nuovo distretto culturale è quella di creare le basi per una brain circulation dell’Adriatico.
Non più fuga dei cervelli, insomma, ma circolazione del pensiero e delle opportunità.
Il festival si propone di raggiungere tali, alti, obiettivi attraverso alcune aree tematiche che saranno sviluppate nei tre giorni di attività.
Le macroaree di interesse sono: arte, cinema, teatro, food, musica, incontri, design e percorsi. Ogni sezione ha uno o più curatori di eccellenza, come, ad esempio, Pagina99, che cura alcuni incontri in cartellone, e Alessandro Leogrande, giornalista pugliese ed esperto albanista, anche lui protagonisti di dibattiti su tematiche legate all’Albania e al forte legame col Belpaese.
Un programma denso di appuntamenti sta germogliando in quel di Ostuni.
La pianta che ne nascerà potrà essere quel ponte che ancora manca tra l’Italia e i Balcani: così vicini eppure, ancora, così lontani.
Tante sono le partnership che hanno permesso la variegata offerta culturale di Attraversamenti: senza il contributo di tutti, quello che sarà non sarebbe potuto essere.
SEZIONE ARTE:
Artisti: Gea Casolaro, Maria Adela Diaz, Rä di Martino, Raffaele Fiorella, Andrea Galvani, Timea Anita Oravecz, Giovanni Ozzola, Marta Roberti, Alice Schivardi, Giuseppe Stampone, Pleurad Xhafa
La mostra geografiE si inserisce nella sezione arte del Festival Attraversamenti che avrà luogo ad Ostuni dal 5 al 7 settembre 2014. Giunta alla sua seconda edizione la manifestazione si propone di promuovere attraverso la cultura il dialogo tra l’Italia e la regione balcanica.
La mostra si struttura come un evento diffuso sull’intero centro storico della città bianca, un percorso dinamico che attraversa palazzi storici, chiostri e piazze. In occasione della mostra saranno inoltre riaperti, dopo decenni di chiusura al pubblico, due suggestivi siti legati alla storia della città: il Convento seicentesco della Madonna del Carmine e la ex Fabbrica del Tabacco. In questa seconda location verrà presentato il video inedito di Raffele Fiorella, Respiro, girato nella città di Ostuni.
All’interno del circuito Arte del Festival Attraversamenti si inserisce anche la mostra Itaca curata dal Museo Pino Pascali e ospitata nel Museo delle Civiltà Preclassiche della Murgia meridionale.
Quando da bambini a scuola si comincia a studiare la geografia si parte sempre dai confini, dalla necessità di delimitare e separare il mondo, dal bisogno di tracciare limiti e frontiere per costruire un quadro di riferimento comune ed unitario.
La mostra intende indagare la possibilità di pensare la geografia come un territorio della soggettività, uno spazio disegnato e costruito seguendo traiettorie individuali ed emotive.
Partendo da questa prospettiva il mondo si presenta come un territorio da esplorare e indagare, andando oltre i parametri fissati e stabiliti dalle convenzioni e dalle contingenze politiche ed economiche.
Il titolo della mostra con la sua declinazione al plurale allude a un moltiplicarsi di visioni e punti di vista convergenti intorno ad un nucleo centrale forte, l’idea dello spazio come luogo vissuto e sperimentato. Se lo spazio si configura come un orizzonte vergine da scoprire, dall’altro lato l’uomo ci appare nella veste di esploratore intento a costruire percorsi nuovi e inattesi.
geografiE vuole raccontare questo processo di ri-scoperta con i molteplici e conflittuali stati d’animo che l’accompagnano: la curiosità, il desiderio e la libertà della scoperta, ma anche la paura dell’ignoto, l’instabilità e la mancanza di punti di riferimento.
Le opere in mostra presentano un panorama caleidoscopico in cui si affiancano poetiche e modalità narrative diverse e a volte divergenti; grazie a questa voluta differenza di approcci l’idea di “geografiE” si potenzia in una molteplicità di interpretazioni e declinazioni.
Il passaggio da una visione del mondo unica e rigida ad un moltiplicarsi di nuove e possibili geografie è mirabilmente rappresentato nel video di Pleurad Xhafa, Mind goes blank eye is gazing into the future. L’opera dell’artista albanese evoca in un’immagine sintetica e poetica il momento in cui il suo popolo, dopo anni di regime ed indottrinamento politico, ha potuto guardare con i propri occhi il mondo e finalmente sviluppare un’interpretazione autonoma e personale della realtà. Nel video i libri del dittatore Enver Hoxha trasformati in sculture di carta galleggianti vagano nel mare in balia delle onde, privati ormai di ogni potere ed autorità. Lo spiaggiarsi delle fragili “barche” costruite dalla Xhafa testimonia l’uscita dagli schemi sclerotizzati dell’ortodossia comunista e l’aprirsi di nuove “geografie”, alternative alla visione ideologica costruita sull’identificazione dell’altro come nemico.
Nelle opere di Gea Casolaro (Régards croisées) ed Alice Schivardi (Le chiavi di casa) le relazioni umane diventano il catalizzatore di nuove possibili visioni del mondo. Declinata come collaborazione tra persone di nazionalità diversa nella realizzazione di una casa, o come incontro fugace di sguardi nel flusso confusionario di una folla cittadina, la relazione con l’altro si presenta come un momento carico di tensione e possibilità.
La testimonianza di legami inattesi tra mondi apparentemente distanti e lontani accomuna invece le opere di Rä di Martino e Timea Anita Oravecz. Mentre il video Interference dell’artista ungherese riporta alla luce la storia dimenticata delle comunità tedesche perseguitate in Russia durante il regime stalinista, l’opera della videomaker italiana, Petite histoire des plateaux abandonés, racconta la strana convivenza delle popolazioni del deserto marocchino con i set cinematografici abbandonati in quei luoghi incontaminati dalle grandi produzioni occidentali.
I lavori video di Maria Adela Diaz e Marta Roberti offrono una declinazione dell’idea di geografia centrata sulla relazione tra l’uomo e lo spazio, un’interazione presentata come progressiva scomparsa-dissoluzione del soggetto nell’ambiente. Tuttavia il processo di fusione con lo spazio assume nei lavori due connotazioni diverse, quasi antinomiche. Nella video performance dell’artista guatemalteca, Territorio invisibile, la scomparsa del corpo dell’artista,
progressivamente coperto di vernice bianca, è un grido di denuncia contro la condizione di invisibilità da lei stessa vissuta in quanto donna e immigrata. Il video di Marta Roberti, Divenire ambiente, In che punto sono ferma, realizzato montando in stop-motion duecento calchi su carta grafite della stessa foto di una donna nel bosco, è al contrario il tentativo di tradurre in immagini l’idea di “attesa” sviluppata dallo psichiatra francese, Eugene Minkowsky.
Nella video installazione di Giovanni Ozzola, Garage sometimes you can see much more, la perdita e dissoluzione del soggetto nello spazio è sperimentata dallo spettatore stesso, la cui percezione si acuisce ed intensifica nel passaggio dal buio assoluto ad una luce che lo sovrasta e cattura. Lo spettatore, con il progressivo sollevarsi di una gigantesca saracinesca, è catapultato da uno spazio noto e familiare, un qualunque garage, verso un orizzonte marino infinito; immagine che evoca il desiderio della scoperta, ma anche la perdita di punti di riferimento e coordinate sicure.
Anche l’installazione sonora di Andrea Galvani A Cube, a Sphere, and a Pyramid #1 è una riflessione/esperimento sulla percezione, o meglio su una forma inedita di percezione dello spazio che si nega alla vista, materializzandosi come suono. Questo cortocircuito sensoriale è generato dalla riproduzione dei suoni emessi da un gruppo di pipistrelli a contatto con le tre sculture citate nel titolo dell’opera, e distrutte al termine del progetto. Il video Saluti da Castel Romano fa parte del lavoro di Giuseppe Stampone realizzato presso il campo Rom di Castel Romano: emblema della mancanza di appartenenza territoriale e della difficile convivenza sociale tra popoli, la delicata situazione dei Rom viene ritratta attraverso i bambini che sono nati e vivono nel campo, mentre pronunciano la frase “I AM HERE”, io sono qui.
La differenza culturale e sociale tra i Rom e il resto della società, sempre in rapida evoluzione, pone continue domande su come costruire un dialogo per la gestione delle relazioni sociali in una prospettiva comune che possa prevedere un futuro diverso per i minori.
Un ringraziamento speciale a The Gallery Apart Roma e Galleria Continua San Gimignano
SEZIONE CINEMA
Cinema Rassegna “Albània” a cura di Carmelo Grassi
SlowCinema
Agon (Albeggia) film drammatico (Albania/Francia/Grecia/Romania 2013) – regia Robert Budina 106 min
La nave dolce film documentario (Italia/Albania 2012) – regia di Daniele Vicari 90 min
Honeymoon film drammatico (Albania/Serbia 2008) – regia Goran Paskaljevic 105 min
Anija – La Nave film documentario ( 2012) di Roland Sejko 83 min
La faida film drammatico (Albania/Italia/USA/ Danimarca 2011) – regia Joshua Materson 109 min.
Balkan Bazar film commedia (Italia/Albania 2010) – regia Edmond Budina 91 min.
Lettere al vento film drammatico (Italia/Albania 2002) – regia Edmond Budina 84 min.
SEZIONE DESIGN
Acqua&Design
a cura di Luca Fois – Creative Advisor e Docente a contratto al Politecnico di Milano Scuola di Design nel corso Design degli Eventi.
Location : Officine Tamborrino – Contrada Madonna della Nuova SS 16 – Ostuni-Br
“DAS LEBEN” installazione di CAIO GRACCO
Una nuova sezione del festival dedicata al Design, inteso nel suo più vero significato di “cultura e metodo di progetto”, per dialogare con l’arte e i territori e arricchire di punti vista particolari i paesaggi dei nostri percorsi.
La parola “Attraversamenti”, associata alla parola “design”, induce a pensare alla forza trasversale del design, la sua natura di strumento strategico che si applica non più solo al prodotto, al fashion, alla comunicazione, all’arte ma sempre più ai servizi e ai sistemi, al design per il territorio, fino alle nuove frontiere del sociale e dell’ambientale.
Una secondo pensiero conduce alla parola Acqua, protagonista, metaforica e reale, al tempo stesso, del tema e della geografia del festival ma soprattutto risorsa, pubblica e privata, locale e globale, destinata, a rigor di logica, ad essere scenario tipico per il Design Strategico e Sistemico.
L’Acqua come principale fonte di vita, unisce/divide paesi, uomini e culture.
L’Acqua come problema globale e locale di per sé.
L’Acqua come spazio da attraversare e mezzo di attraversamento
L’Acqua come valore/problema concretamente quotidiano e concretamente strategico.
L’Acqua come risorsa economica e culturale.
L’Acqua come docile metafora per racconti trasversali.
L’Acqua come icona di complessità del presente e del futuro
L’Acqua come materia prima in tutti i sensi, oggetto di ricerca e progetto.
L’Acqua come territorio del design di prodotti, di comunicazione, di servizi e di sistema.
Il design per sua natura “attraversa” le differenze, ne tiene conto, le studia, vi si adatta, le modifica e le valorizza in un linguaggio progettuale di per sé transnazionale come lo è l’acqua in grado di unire ciò che divide e di trasformarne proprietà e funzioni.
Una due giorni, dedicata all’acqua e al design ad essa connesso e visto nella sua potenzialità strategica e trasversale a cura di Luca Fois.
Presenteremo la mostra Acqua,Terra & Design, di H2O Associazione no-profit, menzione d’onore per il Design Sociale alla XXIII Edizione del Compasso D’Oro-2014.
La Mostra con le opere di importanti designer internazionali è dedicata ai visionari, ai ribelli, ai water warriors, per inventare, immaginare e ispirarsi per poter cambiare il mondo.
Gestiremo due sessioni di mappatura delle “Problematiche e dei Potenziali” territoriali legate all’acqua per creare le basi di un lavoro di continuità progettuale. Organizzeremo due incontri per ascoltare punti di vista qualificati e trasversali in grado di fornire in-formazione e stimoli alla riflessione attiva.
SEZIONE FOOD
Aperitivo Attraversamenti
Uno dei momenti più conviviali del festival. L’aperitivo sarà uno Spritz rivisitato e accompagnato da un snack che omaggia la vicina Albania.
Location: Frida Art Cafè – Piazza Libertà
Street food
a cura di Buona Puglia
Buona Puglia presenta lo street food: Albania, Puglia & Fusion… I migliori chef di Puglia si alterneranno per una performance cultural-gastronomica, bella come il cibo che diventa racconto, arte, narrazione, descrizione. Cibi che rappresentano storie, culture, luoghi, gesti, tradizioni e anche visioni:in una parola… Attraversamenti!
Rappresentazioni culinarie raccontate attraverso la nobile arte e dalle incredibili interpretazioni dei migliori chef della Regione rappresentati da Buona Puglia.
Ogni sera 3 diversi street food racconteranno 3 storie meravigliose attraverso il cibo: a voi la scoperta!!
Il racconto del cibo sarà accompagnato dal vino di Severino Garofano Vigneti e Cantine con un un rosato, il Girofle, e un rosso, l’Eloquienzia, entrambi rappresentanti il meglio dell’enologia Pugliese.
Buon appetito!
Crossing Food
a cura di Slow Food “Piana degli ulivi”
Degustazioni gastronomiche di produttori e/o presidi Slow Food in punti selezionati tra i locali enogastronomici del centro storico .
A cura di: Slow Food Piana degli Ulivi
– Cicinedda fruit bistrot : smoothie all’anguria brindisina – Piazza Libertà
– Mozzarella & Co: piatto di latticini Caseificio Bianco Ostuni – Piazza Libertà
– Caffè Garibaldi: calzone con cipolla di Acquaviva – Piazza Libertà
– Caffè Garibaldi: calice di vino di produttori salentini – Piazza Libertà
– Sapori di Eccellenza: panino con capocollo di Martina Franca – Via Petrarolo
– Kidra: birra artigianale – Via P. Patrelli
– Gelateria Borgo Antico: cialda di gelato al fico mandorlato – Piazzetta Cattedrale
– Ristorante Porta Nova: cavatelli di grano arso con purea di fave e cozze nere – via G. Petrarolo
Per info e Biglietti: Casa Attraversamenti in piazza Libertà e Carretto in Piazzetta Cattedrale
SEZIONE INCONTRI
Incontro istituzionale di apertura
Ospiti: il sindaco, il Console Generale della Repubblica di Albania e le delegazioni Arbereshe
Chiostro San Francesco
Incontro sull’informazione
a cura di Pagina99
Con Emanuele Bevilacqua e Luigi Spinola
Chiostro San Francesco
Albania, Italia: andata e ritorno
a cura di Alessandro Leogrande
Cinema del reale. Gli sguardi tra le due sponde: Roland Sejko e Dario Zonta
Narrare il passato, capire il presente: Diana Çuli e Helena Janeczek
Chiostro San Francesco
Beni confiscati alle mafie: un’esperienza da esportare
Dibattito aperto con Libera, associazione antimafia fondata da don Luigi Ciotti.
Modera Maurizio Distante
Chiostro San Francesco
SEZIONE LIBRI:
Pensare meridiano a cura di Librinfaccia
3 libri, 3 autori, 3 tematiche che intrecciano, contaminano, attraversano.
Per il Festival Attraversamenti, Librinfaccia ha voluto condividere tre copertine che restituiscono un valore vero al Sud, alla meridionalità, e al design e che motivano la scelta del nome della rassegna: il pensare e il meridiano. L’attività del Pensare, della riformulazione della propria immagine, della propria identità, ricca e molteplice, abbinata al Meridiano, l’arco immaginario che congiunge il Polo Nord terrestre con il Polo Sud quella linea che unisce, contaminandosi…un attraversamento appunto, autenticamente mediterraneo.
Dove comincia la notte – Alessio Viola – Rizzoli, 2013
Noir alla barese, l’ ultimo romanzo di Alessio Viola, ambientato by night tra strade buie, poliziotti e criminali. è dove tutto si confonde, in cui i confini diventano invisibili. Una notte profondamente oscura e decisamente indefinita: senza fine e attraversata.
Chiostro San Francesco: ore 21,30
Dialogo con Michele Troisi
Cazzimma – Stefano Crupi – Mondadori, 2014
Il romanzo d’esordio del casertano Stefano Crupi: parte da una parola intraducibile il modo di stare al mondo di una gioventù ‘mediterranea’, levantina e famelica.
Piazzetta della fontana: ore 20,30
Dialogo con Maddalena Tulanti
Meridione a rotaia – Angelo Mellone – Marsilio, 2014
Monologo in chiave elettro–music di sangue di radici e di amori senza tacchi sul Meridione italiano attraversato in treno tra paesini, locomotori, vagoni stipati di varia umanità, stazioni e stazioncine, dipingendo una visione più estesa della meridionalità.
Piazzetta della fontana: ore 20,45
SEZIONE MUSICA:
BandaAdriatica in concerto
Piazza della Libertà
Siamesi Brother – Esa & Tormento in concerto
Piazza della Libertà
Vince Abbracciante in Nocturno concerto per fisarmonica
Piazzetta Cattedrale
Admir Shkurtaj – piano solo ”Feksìn” e fisarmonica solo
Piazzetta Cattedrale
SEZIONE PERCORSI:
Bike Tour
a cura di Madera Bike
Sono previste due uscite giornaliere, una al mattino e un’uscita al pomeriggio di almeno due gruppi alla volta.
TOUR DEL MARE -Partenza ore 10.00, durata 3 ore, difficoltà media, 30 km di percorso misto asfaltato e terra battuta.
Partendo dal camping Il Pilone attraverseremo il villaggio di Rosa Marina e Diana Marina fino a giungere Villanova. Dopo aver fatto un giro lungo il porto, prenderemo la pista ciclabile che costeggia il mare fino ad arrivare a Gorgognolo. Da qui rientreremo verso il Parco delle Dune Costiere, percorrendo l’antica via Traina ed attraversando la piana olivetata, giungeremo nuovamente al Pilone attraverso l’affascinante strada bianca.
TOUR DELL‘OLIO – Partenza ore 16.30, durata 2,5 ore, difficoltà bassa, 15 km di percorso prevalentemente asfaltato.
Partendo dal camping Il Pilone conosceremo i luoghi più affascinanti del Parco delle dune Costiere. Dapprima parleremo delle torri di avvistamento all’ombra della Torre San Leonardo, poi ci recheremo nell’area umida di Fiume Morelli per scoprire l’antico sistema di pesca biologico che ancora si pratica. Passando attraverso la piana olivetata e percorrendo un tratto di via Traiana, raggiungeremo la Masseria Ottava Piccola (Oasi di san Giovanni Battista) per visitarne il Frantoio e l’intera struttura. Qui avrà luogo una piccola degustazione di olio.
Location: Dalla zona della via Traiana al Parco delle Dune Costiere fino a Villanova.
Info e prenotazioni: +39 347 2177490 – www.maderabike.com
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