July 13, 2025

L’aumento vertiginoso della Tassa sulla spazzatura conosciuta ora come TARI, emanata dall’Amministrazione comunale di Ostuni, ci coglie di sorpresa per la sua ingiustificabilità.
E’ impressionante notare con quanta naturalezza e sfacciataggine si mette in atto un’azione del genere che non ammette ragioni.
Il Comune di Ostuni, già da diversi anni ha posto in essere il criterio della raccolta differenziata per la quale si è raggiunto fino all’anno scorso quasi il 60% del suo volume, un dato abbastanza positivo che dimostra di come i cittadini, per la maggior parte, hanno ben risposto all’appello.
Con il 60% di raccolta differenziata significa che dal punto di vista economico ci dovrebbero essere già dei benefici e miglioramenti e che, il servizio stesso di raccolta dovrebbe essere ben compensato in parte per quanto riguarda i costi, in virtù del riciclaggio stesso.
Nel chiedere l’aumento di questa famigerata tassa giustificandola come aumento di gestione dei costi, l’Amministrazione comunale ha dimostrato la sua totale incompetenza in materia di riciclaggio ma, ancora peggio, il mancato controllo di come la differenziata stessa viene smaltita e commercializzata fa evidenziare di come si sia messa in atto la più totale indifferenza per questo problema.
Il riciclaggio dei rifiuti, se fatto bene e con un certo criterio può essere una fonte economica abbastanza consistente per l’Amministrazione comunale e la ditta appaltatrice dei rifiuti che, se condotto con intelligenza e parsimonia, deve essere necessariamente un guadagno per tutti i cittadini e che, in questo caso, dovrebbero pagare meno tasse e non il 40% in più.
Forse è necessario ricordare a chi ora amministra il Comune di Ostuni che una buona raccolta differenziata e relativo riciclaggio, è fonte di guadagno per l’intera comunità. In alcuni paesi europei, Germania, Norvegia, Finlandia e Svezia, il riciclaggio è divenuto un vero e proprio business, infatti, già da anni oltre alla raccolta differenziata base, esistono delle macchine automatiche che pagano i rifiuti: 0,25€ per ogni bottiglia di plastica e 0,10 € per ogni bottiglia di vetro. Questo significa che il rifiuto viene considerato come una ricchezza.
In Norvegia, ma in generale in quasi tutti i paesi del nord Europa i punti di raccolta automatici dei rifiuti rappresentano già da tempo una realtà concreta, che hanno lo scopo oltre a far guadagnare il cittadino, di promuovere comportamenti civili e responsabili della popolazione.

 
Con questo esempio, è troppo evidente che con il riciclaggio dei rifiuti si può guadagnare o, quanto meno permettere la riduzione delle tasse.
Infatti, sull’esempio dei paesi nord europei, da qualche anno anche in Italia sta cominciando a prendere piede l’installazione di postazioni di raccolta automatica a cui si può accedere liberamente e dalle quali ottenere degli sconti o dei buoni da utilizzare per la spesa, in modo da sensibilizzare il cittadino ed evitare la tendenza all’accumulo di rifiuti ai bordi delle strade.
E, siccome con il riciclaggio si può guadagnare, ecco che già in Italia operano aziende specializzate in materia che stimolano questo tipo di attività e che, dal punto di vista economico sono un vantaggio per le Amministrazioni comunali e per i cittadini dove essi stessi vengono retribuiti in base a vari prodotti consegnati per il riciclaggio come carta, vetro, plastica, alluminio ecc.

 
Senza andare troppo lontano, qualcuno dell’Amministrazione di Ostuni ci dovrebbe spiegare perchè a Montalbano di Fasano, una frazione di 3000 abitanti, tutti i cittadini percepiscono buoni da spendere ai supermercati in base al riciclaggio consegnato?
Ancora un po’ di domande all’Amministrazione comunale di Ostuni:
• come mai con il 60% di raccolta differenziata si è dovuto ricorrere a questo aumento pazzesco della TARI?
• Dove sono finiti tutti i prodotti differenziati pazientemente raccolti e separati dai cittadini?
• Dove sono le fatture che dimostrano l’avvenuto riciclaggio presso le aziende specializzate?
Ci sorge un dubbio per il quale la risposta viene da sola; certamente non è stato fatto nulla o, se qualcosa è stata fatta è stata fatta male.
A questo punto, pensiamo, noi del Movimento 17 Marzo – Liberi, che sarebbe opportuno mettere in atto il far da se, ovvero, tutti i cittadini divisi per quartiere, si consociano contattando direttamente le ditte specializzate in materia di riciclaggio e relativa retribuzione in base alla quantità consegnata in opportuni centri di raccolta, mettendo in atto un vero e proprio business economico che porta notevoli vantaggi per tutti, pregando l’Amministrazione Comunale di esimersi da tale impegno, vista la totale incapacità a gestire questo tipo di attività, limitandosi semplicemente alla pulizia delle strade e delle piazze a costo zero, visto che per ogni abitazione si paga abbondantemente IMU e TASI.
In questo modo la tassa sulla spazzatura, la cosiddetta “TARI” non avrebbe più ragione essere applicata e il che, sarebbe un grosso risparmio per tutte le famiglie.

 
UFFICIO STAMPA M17M

No Comments