Il sindaco Giuseppe Marchionna ha atteso la serata di commemorazione della figura di Domenico Mennitti per annunciare la candidatura della città di Brindisi a Capitale Italiana della Cultura per l’anno 2027.
La decisione di Brindisi di candidarsi per questo prestigioso titolo è in grado di apportare un grosso beneficio per la città e per la stessa amministrazione Marchionna, che – in tutta onestà – sconta un vistoso calo di consensi rispetto alle premesse del giugno scorso. Il tutto proprio nel segno della visione di Mennitti, che ha sempre puntato sul potenziale culturale di Brindisi come volano di sviluppo, di collante della città e di riscatto sociale.
Tuttavia, la strada per ottenere il titolo di Capitale Italiana della Cultura non è affatto facile. Da un lato ci sono le imminenti scadenze legate alla candidatura, dall’altro le note problematiche economiche delle città che, a meno di un supporto di sponsorizzazioni – non consentono a cuor leggere di dotarsi delle professionalità indispensabili per progettare una candidatura di successo. Infine occorre valutare anche la concorrenza, che già dalle prime battute sembra agguerrita, soprattutto nella nostra regione.
Il bando per l’edizione 2027, pubblicato sul sito del Ministero della Cultura, delinea le tappe da seguire per la candidatura e la selezione della città vincitrice. Le città interessate devono presentare una manifestazione scritta di interesse entro il 3 luglio 2024 e successivamente inviare il dossier di candidatura entro il 26 settembre 2024, contenente dettagli sul progetto culturale proposto, la sua sostenibilità finanziaria ed economica e gli obiettivi da perseguire.
Una Giuria composta da sette esperti del mondo della cultura e della valorizzazione territoriale valuterà le candidature pervenute e selezionerà dieci città finaliste entro il dicembre 2024. Queste città avranno poi l’opportunità di presentare i propri progetti attraverso audizioni pubbliche entro il marzo 2025. Infine, entro il marzo 2025, la Giuria proporrà al Ministro della Cultura la candidatura ritenuta più idonea, che riceverà un finanziamento di un milione di euro per la realizzazione delle attività culturali previste nel dossier.
Brindisi non è l’unica città che ambisce al titolo. Savona, Santa Maria Capua Vetere, Caiazzo, Todi, Nuoro, Crotone, Civitavecchia (assieme ai comuni dell’Etruria Meridionale), Pordenone (affiancata da Gorizia), Alberobello (a capo di una cordata che include anche Polignano a Mare, Castellana Grotte e Noci), Galatina, l’unione dei Comuni di Gravina ed Altamura, l’unione dei Comuni Cremona, Pavia e Lodi, hanno già annunciato le loro candidature, dimostrando che sarà una competizione serrata per ottenere il prestigioso riconoscimento. A queste candidature se ne aggiungeranno altre già dalle prossime ore.
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