Divenuto Sindaco nel 1945, Francesco Lazzaro si è impegnato molto nel cancellare, con grande velocità, ogni ricordo del nefasto periodo fascista.
Tali furono l’accanimento e la fretta di condurre le operazioni che fu commesso un grave errore sulla targa di marmo sulla “Casa di Virgilio” che ricorda la morte del poeta.
Un errore che, ad oggi, nessuno ha ancora provveduto ad eliminare.
La targa riporta in numeri romani la data del 1900 (MCM), ma in realtà essa fu apposta nel 1929.
Sino al 1945 era riportata la dizione MCMXXIX VII EF
Quando gli operai andarono a cancellare il riferimento all’Era Fascista, fu commesso l’errore di eliminare anche gli ultimi numeri romani (XXIX).
E così MCMXXIX (1929) è divenuto MCM (1900).
Nel corso degli anni Bruno, Cafiero e la Sciarra hanno ripetutamente segnalato l’errore al Comune. Ma non hanno mai ottenuto.
Cafiero racconta che fu un cittadino inglese ad accorgersi della data sbagliata; era un turista che aveva deciso di percorrere a piedi la Via Appia, da Roma fino a Brindisi. Giunto in riva all’Adriatico, l’uomo visitò la casa dove morì il poeta dell’Eneide e si accorse che la targa riportava la data sbagliata.
Fino ad oggi ogni mio sollecito ai Sindaci di Brindisi per la correzione dell’errore è stato vano.
Spero che il Commissario Castelli – al quale ho inviato una nota – possa ripristinare la vera data.
Aldo Indini – Cultore di storia locale
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