Era latitante dal giugno scorso, quando si diede alla macchia dopo la condanna definitiva a sei anni di reclusione per associazione mafiosa.
Ieri, gli agenti della Squadra Mobile di Brindisi, diretti dal vicequestore Rita Sverdigliozzi, lo hanno scovato in una abitazione di Torchiarolo e per Cosimo Perrone, 38 anni, si sono aperte le porte del carcere.
Si ritiene che Perrone, affiliato al clan Campana, sia stato il referente della SCU nel territorio di Torchiarolo.
E per questo motivo – come rimarcato dal vicequestore Sverdigliozzi nel corso di una conferenza stampa – “la sua presenza sul territorio poteva rappresentare pericolo concreto per quanto riguarda i nuovi riassetti degli equilibri criminali”.
Dopo la cattura di Perrone, gli inquirenti hanno spostato il tiro delle indagini sulla rete di persone che ha supportato la latitanza dell’affiliato alla SCU, compresa la figura del proprietario dell’appartamento in cui Perrone è stato individuato ed arrestato.
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