May 11, 2025

“Io ci credo”. Questo il claim del 4 novembre, “Giorno dell’Unità Nazionale” e “Giornata delle Forze Armate”.

È la bandiera italiana – sotto la quale il Paese si è unito durante il lockdown – la protagonista di una ricorrenza particolarmente significativa per il nostro Paese: il 4 novembre, infatti, terminava la Prima Guerra Mondiale.

A Brindisi, la Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate si è svolta anche quest’anno ai piedi del Monumento ai Caduti in Piazza Santa Teresa, in collaborazione con la Marina Militare ed il Comune di Brindisi.
L’emergenza non ha consentito la solita massiccia partecipazione delle Autorità civili e militari, dei Sindaci dei comuni della provincia, delle associazioni combattentistiche, di studenti e di numerosi cittadini.

Momento saliente della cerimonia, per intensità e significato, è stato l’omaggio ai Caduti con la deposizione di una corona ai piedi del Monumento, cui è seguita la lettura del messaggio del Presidente della Repubblica.

Per il Sindaco di Brindisi, Riccardo Rossi, “il pensiero va alle donne e agli uomini, che hanno sacrificato la propria vita per il nostro paese, per la libertà, per il bene comune, per costruire un futuro di pace, senza più guerre.
Però oggi il pensiero non va solo lontano ma ci riporta al nostro tempo, stiamo vivendo una guerra contro un male che minaccia la salute nostra, dei nostri cari e della comunità tutta.
L’omaggio va anche alle persone che in prima linea continuano a combattere contro questo male.
In questa sfida siamo chiamati tutti, ognuno può e deve fare la propria parte, rispettando le regole che ci vengono indicate.
Il senso di “sacrificio” che abbiamo imparato dalla storia, oggi ci tocca da vicino, coinvolge adulti e bambini, ognuno ha cambiato le sue abitudini con senso di responsabilità.
Insieme dobbiamo attraversare questa tempesta sapendo che l’obiettivo è comune, la cura del bene più prezioso: la vita.
Andiamo avanti con spirito di coesione”

 

Il Sindaco ed il Presidente del Consiglio di Mesagne, Toni Matarrelli e Omar Ture, in occasione della ricorrenza storica del 4 novembre hanno voluto diffondere la seguente lettera aperta:
Cari Concittadini,
oggi celebriamo la giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate.
Il 4 novembre è l’anniversario dell’armistizio di Villa Giusti del 1918, firmato il 3 novembre ed entrato in vigore il 4 novembre 1918, che consentì all’Italia di ultimare il processo di unificazione nazionale iniziato durante il Risorgimento. Ad un anno esatto da quella data, che in Italia coincide con la fine della Prima Guerra Mondiale, veniva istituita la giornata che stiamo vivendo, un solenne appuntamento che ha attraversato un periodo storico lungo, incluso il buio e travagliato ventennio fascista, per giungere fino ai giorni nostri intatta nei valori fondanti che ne giustificarono l’essenza. Lo spirito col quale ripercorriamo quei valori rimandano al drammatico percorso di unificazione dell’Italia per il quale servì un conflitto che il Paese, con ogni singola parte della sua composizione geografica e sociale, pagò in termini di vittime e drammatica povertà.
Oggi, in visita al Monumento ai Caduti nel Cimitero della città di Mesagne, abbiamo ripercorso con gli occhi e col cuore il tributo che anche la nostra città pagò in termini di vite umane e di dolore, abbiamo riflettuto sui nomi e sulle date di nascita e morte dei caduti, il pensiero è andato ai dispersi, al destino infelice di tutti coloro che non tornarono: a loro e al ricordo delle loro giovani vite spezzate abbiamo reso omaggio. Da quando il virus ci ha privati, per un fatto di opportuna e temporanea necessità, della possibilità di ritrovarci in presenza per coltivare – soprattutto insieme ai più giovani – i valori della memoria, lo sforzo che abbiamo avvertito come doveroso è quello teso a non disperdere l’importanza di alcuni principi, espressi con modalità diverse ma non per questo meno sentite.
Il sacrificio militare di tanti giovani rende questa festa una ricorrenza dolorosa ma importante, come doloroso e importante fu il contributo di tanti civili che attesero invano il ritorno dei propri cari, continuando a vivere e a lavorare in territori devastati dagli effetti nefasti della guerra, negli anni in corso e in quelli a venire. L’unità nazionale che scaturì da anni difficili oggi è elemento fondante per ritrovarci intorno al giusto orgoglio di sentirsi italiani, solidali e fiduciosi contro un nemico che oggi è la pandemia.
Il percorso tormentato che dal primo conflitto mondiale ha portato all’unità dell’Italia è servito a restituirci il valore di un futuro di pace, libertà, democrazia che trova fondamento nei principi della Carta Costituzionale, che all’art.11 afferma che l’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali.
In questa data a loro dedicata, rivolgiamo un sentito ringraziamento alle Forze Armate, garanzia di sicurezza per il nostro Paese ed espressione autorevole per la comunità internazionale, riconosciuto esempio di perizia e di qualità umane nei diversi contesti nei quali si trovano ad operare in ragione del servizio prestato.
Viva l’Italia e viva la Pace! Sempre.

 

L’Amministrazione comunale di Fasano, nel pieno rispetto delle disposizioni anti Covid, anche quest’anno, nella ricorrenza del 4 novembre, ha voluto onorare la memoria di tutti coloro che hanno perso la vita in difesa della Patria e di chi ogni giorno lavora per garantire la sicurezza del nostro Paese.
Le commemorazioni si sono svolte senza pubblico, in ossequio alle prescrizioni del DPCM del 24 ottobre, con una manifestazione statica, con la deposizione della corona e il suono della tromba.
A officiare la commemorazione, oltre ad alcuni graduati della Polizia Municipale e dei Carabinieri:
– a Montalbano il vice presidente della provincia di Brindisi Giuseppe Pace, prima davanti la Delegazione municipale poi presso il Monumento ai Caduti;
– a Fasano il sindaco Francesco Zaccaria, nei pressi del Municipio, al Monumento ai Caduti del Mare e al Monumento ai Caduti nel Parco della Rimembranza;
– a Pezze di Greco e a Pozzo Faceto il vicesindaco Giovanni Cisternino, presso i rispettivi Monumenti ai Caduti.

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