Si sono tenute in V Commissione presieduta da Mauro Vizzino le audizioni riguardanti la chiusura del laboratorio chimico-ambientale della sede Enel di Brindisi. Su richiesta del consigliere regionale del Movimento 5 stelle Gianluca Bozzetti, alla seduta sono intervenuti i rappresentanti dell’azienda, i sindacati di categoria e Confindustria che hanno colto l’occasione per fare il punto sulla questione cruciale che riguarda la conversione a gas della centrale elettrica.
Ricordando le finalità con cui era nato il Centro di ricerca, chiuso poi nel 2016 per calo dell’attività produttiva e l’esaurimento della mission, i rappresentanti dell’azienda hanno spiegato che le 10 unità tecniche impiegate nell’attività di laboratorio verranno tutte reimpiegate, come già emerso nei confronti con i sindacati.
Ciò che rappresenta invece una questione di assoluta urgenza, è il completamento dell’iter autorizzativo per la riconversione dell’impianto “Federico II” di Brindisi, che deve essere portata a termine entro il 2025. Enel e Confindustria hanno espresso preoccupazione sulla tempistica, chiedendo il sostegno dell’amministrazione regionale e dei referenti politici locali nel sollecitare la questione ai tavoli nazionali del Ministero dello Sviluppo economico. Il progetto di transizione verso una energia pulita basata sulle fonti rinnovabili e l’utilizzo del gas costituisce un compromesso tra le esigenze di sicurezza elettrica del sistema Paese e la tutela sia dell’ambiente che del sistema produttivo del territorio.
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