May 2, 2025

ciraci-map Come è noto il MAP al momento chiude, non potendo più disporre della sede della chiesa di San Michele Arcangelo, delle Scuole Pie, che l’ha ospitato negli ultimi 5 anni.

 
Brindisi, penalizzata in termini di identità e “riconoscibilità” culturale ha avuto, attraverso il MAP un vero e proprio laboratorio in perenne fermento dove si sono sperimentati i nuovi linguaggi dell’arte, restando fedele al binomio identità dei luoghi-pratiche contemporanee.

 
Le istituzioni culturali che svolgono un rilevante ruolo pubblico, come è stato per il MAP, map chiuso (1)

 

Questo è stato l’obiettivo della nostra associazione, gli Amici dei Musei di Brindisi che negli ultimi anni ha affiancato e sostenuto, anche economicamente, le iniziative di questo laboratorio, mettendo a disposizione le quote dei nostri soci non beneficiando di alcun tipo di finanziamento.

Penso alla mostra fotografica sull’arte pubblica a Brindisi, dove abbiamo riscoperto opere d’arte contemporanea spesso trascurate ma che raccontano la storia di una comunità.

Penso alla recente mostra su Edgardo Simone, da noi fortemente voluta e che tanto interesse ha suscitato.

Penso alle tante altre occasioni di collaborazione e condivisione, ma una considerazione va fatta: un museo fisicamente è delle autorità, tutori che hanno la responsabilità di farlo vivere, ma sul piano etico, un museo appartiene alla comunità che lo fa sopravvivere, che ne incoraggia le iniziative, che ne critica gli errori.

 

Il MAP ha occupato uno spazio vuoto, rilanciando relazioni, pratiche ed opinioni. Bisogna assolutamente evitare di neutralizzare e disperdere i forti contenuti costruiti.

 

Spero davvero che l’Amministrazione pubblica rafforzi gli strumenti con i quali fa cultura e faccia diventare quella del MAP occasione di nuovi luoghi, inaspettati.

 
Franca Mariani
Presidente Amici dei Musei- federazione di Brindisi

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