«È opportuno e necessario eliminare il divieto di reimpianto dell’olivo e delle altre specie ospiti della Xylella fastidiosa, come chiesto dagli europarlamentari Raffaele Fitto e Paolo De Castro». Lo sostiene l’onorevole Nicola Ciracì (CoR) che oggi interverrà durante il question time per interrogare il ministro dell’Agricoltura sull’argomento.
Dopo la sua dura presa di posizione nei confronti del governo Renzi, incapace di difendere l’olio italiano, Ciracì ribadisce l’urgente necessità di dare una prospettiva futura e una speranza ai territori salentini devastati dalla Xylella, senza che ne venga snaturata la vocazione olivicola e la tradizionale connotazione paesaggistica.
Al riguardo, la possibilità di reimpiantare olivi tolleranti la malattia, costituisce al momento l’unica strada percorribile.
«È più che mai doveroso – sottolinea ancora Ciracì – che le comunità locali e i sindaci soprattutto facciano sentire prepotentemente la propria voce ed attivino tutti i meccanismi possibili perché alla Regione Puglia e alla UE arrivi forte e chiaro il segnale di un territorio che non rinuncia al suo futuro olivicolo».
«Non è più tollerabile – prosegue – che sindaci di comuni ricadenti nei territori delimitati dalla nuova cartografia della zona infetta continuino a essere distratti o completamente muti rispetto a questo problema prima che sia troppo tardi».
Nel corso del question time in programma nel primo pomeriggio di oggi, 6 luglio 2016, il deputato chiederà al ministro dell’Agricoltura se intenda adottare iniziative normative sia di natura economica, a sostegno della ricerca e dei programmi di reimpianto olivicolo nelle zone desertificate on in procinto di esserlo, utilizzando in tali programmi piante resistenti alla fitopatia o innesti terapeutici fitoresistenti alla Xylella, sia sul piano fiscale per il ristoro degli operatori agrozootecnici del Salento.
COMUNICATO STAMPA ON. NICOLA CIRACI’ – PARLAMENTARE COR
Possibile che non avete ancora capito che il salento deve morire? possibile che non avete capito che la xilella era un fantasma creato ad ok per distruggere l’olivocultura pugliese? possibile che non avete ancora capito che l’anno prossimo non settantamila tonnellate di olio tunisino ma centoquaranta mila tonnellate saranno imposte dal parlamento Europeo. ma ancora non sapete che l’olio tunisino costa un quarto dell’olio (della merda, io non so come vengono tratte le piante , i concimi ed i veleni che in italia sono proibiti) prodotto in Italia? e dimmi tu quando vai in negozio e non sai da dove viene quell’olio però uno costa tre euro a litro e l’altro cinque, mi dici quale compri? Beh se sei un politico compreresti quello di dieci euro ma un cittadino qualunque o un pensionato qualunque compra quello di tre euro . Un cittadino onesto per Brindisi.