“Responsabilità, Partecipazione, Dialogo” sono argomenti che hanno caratterizzato i lavori del Consiglio generale della Cisl Taranto Brindisi, tenutosi oggi giovedì 20 novembre p.v. presso l’Hotel “Scoglio degli Achei” in Contrada Monacelle, a Carovigno.
“La nostra non è solo area di crisi ma anche laboratorio di pace, di cittadinanza attiva, di partecipazione, per rimettere al centro responsabilità, contrattazione, solidarietà, partecipazione, giustizia sociale, dignità del lavoro, futuro” ha esordito il segretario generale territoriale Luigi Spinzi, la cui comunicazione ha avviato i lavori.
“La transizione energetica è un processo inevitabile e necessario; ma per Taranto e Brindisi non è una scelta che si osserva da lontano: è qualcosa che ne modifica strutturalmente l’identità industriale – ha proseguito Spinzi – e la decarbonizzazione, la riconversione delle grandi centrali come Cerano, la trasformazione delle filiere legate alla chimica, l’incertezza che ancora pesa sul futuro di produzioni come quelle di Versalis o delle acciaierie, sono elementi che rimettono in discussione qui anche equilibri socio-economici e storici.”
Questo territorio, tuttavia, possiede tutte le condizioni “per essere competitivo nei settori industria, agricoltura e agroindustria, turismo, commercio, trasporti, portualità e retro portualità, servizi sociali, sanitari e sociosanitari, logistica, se però continuiamo a lavorare sulla qualità del lavoro, sulla formazione, sull’innovazione e sulla rete dei servizi – ha aggiunto Spinzi – e quando come Cisl parliamo di Patto sociale, evochiamo un Patto delle responsabilità basato sulla partecipazione, sulla corresponsabilità tra istituzioni, imprese e lavoro. Un Patto che parta dai bisogni reali e non da teorie e che guardi anche alle energie positive che il territorio esprime. Il Patto sociale che immaginiamo per Taranto e Brindisi deve avere pilastri chiari: partecipazione, trasparenza, politiche attive. Un progetto che non si limita a denunciare ciò che non va ma prova a costruire insieme ciò che può funzionare meglio.”
Per Valentina Donno, segretaria organizzativa Cisl Puglia “occorre adattarsi come sindacato alle trasformazioni epocali in corso. L’economia pugliese presenta comparti in forte crisi ed è al rilancio dell’intero sistema sociale ed economico che punta la Piattaforma elaborata dalla Cisl, consegnata ai candidati presidente della Regione ed incentrata sui temi: occupazione stabile e sicurezza nei luoghi di lavoro, politiche industriali, politiche dell’abitare, welfare sanitario e sociosanitario, giovani, donne, formazione in nuove competenze. Vogliamo promuovere un Patto delle responsabilità per una nuova stagione di crescita. Noi non siamo controparte a prescindere delle istituzioni ma soggetti di rappresentanza e portatori degli interessi di lavoratori e pensionati. I Protocolli sul Pnrr e sulla Sanità/welfare sottoscritti con l’amministrazione uscente non sono stati resi esigibili, perciò continueremo ad incalzare il nuovo esecutivo regionale, con l’autonomia che ci contraddistingue, affinché venga recuperato un percorso virtuoso di partecipazione, di dialogo e di corresponsabilità sociale.
Giorgio Graziani, segretario confederale nazionale della Cisl ha rimarcato che “questo è un territorio alle prese con sfide molto ambiziose che, come Cisl, saremo in grado di affrontare con responsabilità, dialogo e partecipazione. C’è chi vuole indebolire l’azione sindacale ovunque nel Paese ma noi continueremo ad essere orientati dalla nostra autonomia e dalla libertà di rappresentare lavoratori e pensionati, a cominciare dal bisogno di pace, di equità, di coesione sociale e sapendo di doverci muovere in un contesto geo-politico non facile, in cui l’Europa deve essere più presente; e ciò a fronte di un nuovo scenario competitivo che vede oggi Stati Uniti e Cina orientare le sorti commerciali del mondo.”
La manovra di Bilancio del Governo “è di protezione e consolidamento ma sarebbero necessari interventi molto più importanti, per politiche industriali ed energetiche di crescita che determinino lo sviluppo vero del Paese. La questione ex Ilva è davvero sconvolgente, non solo per questo territorio ma anche per l’intero tessuto industriale nazionale. Ci interessa che su tutto questo il Governo si assuma le proprie responsabilità, perché elabori un piano industriale credibile e produttivamente sostenibile. E’ impensabile una alternativa alla siderurgia a Taranto e all’industria italiana, così come alla filiera della chimica a Brindisi.”
In Manovra ci sono 18,7 miliardi “e il nostro giudizio è articolato, come articolata è la Manovra stessa. Alcune cose rispondono alle nostre esigenze altre no. La diminuzione decisa al 33% dell’aliquota Irpef è una nostra richiesta che però dovrà valere per i redditi tra 28mila e fino ai 60mila euro e non già ai 50mila. I fondi per la sanità pubblica ci sono anche se li reputiamo insufficienti, perché il sistema non funziona più rispetto alle complessità che lo caratterizzano. Va rimessa in campo Opzione donna e finanziata con almeno 100mln la Legge sulla partecipazione.”
La Cisl non fa scioperi preventivi né consuntivi, perciò “abbiamo messo in campo un cammino della responsabilità dialogante che veda all’interno della Manovra uno dei pilastri di un Patto sociale, ovvero la visione, la capacità di fare scelte, in una logica di bene comune che faccia percorrere la stessa strada all’intero Paese” ha concluso Giorgio Graziani.
UFFICIO STAMPA
20 novembre 2025
