Si potrebbe dire così: la provincia di Brindisi senza fama e senza lode nella presentazione delle richieste di finanziamento a valere sul bando della Regione Puglia cosiddetto NIDI per la costituzione di nuove imprese. Infatti, le istanze di finanziamento presentate dai soggetti del territorio di Brindisi, ad oggi, ad ieri l’altro, ammontano a 42 su un totale di 418 presentate in tutta la regione; quindi il dato di Brindisi è pari a circa un quarto di quelle di Bari, a circa un terzo di quelle di Lecce, in parità – quasi – con le province di Foggia e Bat, mentre Taranto ne ha 12 in più di noi. Questa è la situazione ad oggi!
Non è certo un dato entusiasmante, ma non è neanche da sottovalutare se si tiene conto che in un periodo di profonda recessione non è affatto semplice avviare nuove attività quando la domanda di beni e servizi è quasi stagnante da oltre cinque anni. Se alla crisi di carattere nazionale e internazionale si aggiungono poi i fattori specifici della crisi dell’economia brindisina allora il giudizio potrà essere più equanime. Tra l’altro è sufficiente guardare i dati di Taranto, Bat e Foggia che pur avendo economie più forti della nostra, le nuove iniziative che in quelle realtà si intende avviare sono prossime a quelle della nostra provincia.
Dai dati a nostra disposizione non è stato possibile ricavare con precisione i settori nei quali le nuove attività andranno a collocarsi. E tuttavia un dato risulta già evidente: vi sono numerose domande che riguardano la successione di impresa, sia in ambito famigliare che in altro ramo. Questo è un elemento fortemente positivo poiché nelle attività artigianali come nelle piccole imprese la presenza di titolari avanti negli anni è un fatto prevalente. Con tutto quello che di negativo comporta…
Un altro elemento di rilievo è costituito dal fatto che si continuano ad avviare nuove attività in settori tradizionale e cosiddetti saturi quando invece vi sarebbe la necessità di valutare meglio l’evolversi della domanda di nuovi beni e di nuovi servizi. Ecco la sfida che ci sta davanti nei prossimi giorni fino alla scadenza della presentazione delle domande, che coincide con l’esaurimento dei fondi a disposizione… Ecco perché bisogna riflettere un po’ di più prima di presentare una domanda di agevolazione, dopo aver verificato con cura in quali “nicchie” di mercato conviene allocarsi, avendo una particolare attenzione ai settori dell’agroalimentare-enogastromia- turismo- artigianato di qualità-servizi alle persone e alla nautica. E’ in questi comparti che vi possono essere maggiori opportunità di successo.
La Claai e la Confapi di Brindisi, rammentano che il bando NIDI, prevede:
CHI PUO’ RICHIEDERE L’AGEVOLAZIONE?
Puoi richiedere l’agevolazione se intendi avviare una nuova impresa o se hai un’impresa costituita da meno di 6 mesi ed inattiva. La tua impresa dovrà essere partecipata per almeno la metà, sia del capitale sia del numero di soci, da soggetti appartenenti ad almeno una delle seguenti categorie:
- giovani con età tra 18 anni e 35 anni;
- donne di età superiore a 18 anni;
- disoccupati che non abbiano avuto rapporti di lavoro subordinato negli ultimi 3 mesi;
- persone in procinto di perdere un posto di lavoro
- lavoratori precari con partita IVA (meno di 30.000 € di fatturato e massimo 2 committenti)
Anche se rientrano nelle precedenti categorie, non sono considerati in possesso dei requisiti:
- i pensionati;
- i dipendenti con contratto a tempo indeterminato
- gli amministratori di imprese, anche se inattive, e i titolari di partita IVA
Devi prevedere di avviare l’impresa con meno di 10 addetti.
La tua impresa dovrà avere una delle seguenti forme giuridiche: ditta individuale, società cooperativa con meno di 10 soci, Snc, Sas, associazione tra professionisti, Srl.
QUALI ATTIVITÀ POSSO AVVIARE CON L’AIUTO DI NIDI?
Con Nidi puoi avviare una nuova impresa nei seguenti settori:
- attività manifatturiere
- costruzioni ed edilizia
- riparazione di autoveicoli e motocicli
- affittacamere e bed & breakfast
- ristorazione con cucina (sono escluse le attività di ristorazione senza cucina quali bar, pub, birrerie, pasticcerie, gelaterie, caffetterie, ristorazione mobile, ecc.)
- servizi di informazione e comunicazione
- attività professionali, scientifiche e tecniche
- agenzie di viaggio
- servizi di supporto alle imprese
- istruzione
- sanità e assistenza sociale non residenziale
- attività artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento (sono escluse le attività delle lotterie, scommesse e case da gioco)
- attività di servizi per la persona
A QUANTO AMMONTANO LE AGEVOLAZIONI DI NIDI
Se prevedi di avviare l’impresa con investimenti fino a € 50.000,00, l’agevolazione è pari al 100%, metà a fondo perduto e metà come prestito rimborsabile.
Se prevedi di avviare l’impresa con investimenti compresi tra € 50.000,00 ed € 100.000,00, l’agevolazione è pari al 90%, metà a fondo perduto e metà come prestito rimborsabile.
Se prevedi di avviare l’impresa con investimenti compresi tra € 100.000,00 ed € 150.000,00, l’agevolazione è pari all’80%, metà a fondo perduto e metà come prestito rimborsabile.
È inoltre previsto un contributo sulle spese di gestione dei primi sei mesi pari ad € 5.000,00.
POSSO RILEVARE UN’ATTIVITA’ ESISTENTE?
Nidi non finanzia nuove imprese che:
- nascano dal rilevamento di una impresa esistente o dall’acquisto di un ramo di azienda;
- abbiano individuato una sede operativa coincidente o adiacente con la sede utilizzata da un’attività operante nello stesso settore;
- abbiano un amministratore che sia titolare o amministratore di un’altra impresa operante nello stesso settore.
L’unica eccezione riguarda il passaggio generazionale, che ti consente di richiedere le agevolazioni se sei parente o affine (entro il 2° grado in linea discendente) di un imprenditore ed hai intenzione di rilevare l’intera azienda esistente.
COSA POSSO ACQUISTARE CON LE AGEVOLAZIONI?
Con NIDI puoi realizzare investimenti per:
- opere edili e assimilate (con alcune limitazioni);
- macchinari di produzione, impianti, attrezzature varie e automezzi di tipo commerciale;
- programmi informatici;
Con NIDI puoi sostenere spese di esercizio per:
- materie prime, semilavorati, materiali di consumo;
- locazione di immobili o di affitto impianti/apparecchiature di produzione;
- utenze: energia, acqua, riscaldamento, telefoniche e connettività;
- premi per polizze assicurative.
COMUNICATO STAMPA CLAAI PUGLIA E CONFAPI BRINDISI
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