Non conosco dettagliatamente le vicende della GSE e di Processi Speciali, e pertanto mi asterrò da qualsiasi tipo di commento dopo le dichiarazioni distensive (ma non troppo!) del Direttore Generale di Confindustria, Angelo Guarini.
Del quale da tempo apprezzo serietà e competenza, ma che, almeno in questa circostanza, ha offerto una lettura della situazione attuale del settore aeronautico quanto meno parzialmente non condivisibile.
Se si trattasse solo di problemi di capitalizzazione aziendale sarebbe poco male. Infatti, nonostante le banche continuino ad esercitare la loro delicata funzione non sempre coerentemente con le necessità del sistema imprenditoriale, non vi è dubbio che in tempi brevi potrebbero essere individuati gli strumenti più idonei per soccorrere le aziende in difficoltà.
Invece, il fatto grave, su cui in via generale osservo esserci una pericolosissima sottovalutazione, è quello dello strisciante disimpegno di Finmeccanica dal settore aeronautico pugliese.
E’ chiaro che non è che da oggi a domani il comparto possa chiudere i battenti.
Ma quando si collegano le situazioni della Dema (situazione ancora più scandalosa in quanto ancora oggi nessuna chiarezza è stata fatta sul tipo di utilizzo che la Dema medesima ha ottenuto dalla Regione Puglia) a quella della Agusta Westland, ormai un lontano ricordo di quel che fu fino a qualche tempo fa quell’autentico gioiello di competenze e professionalità locali.
Quando moltissimi lavoratori della Tecnomessapia (altra situazione meritevole di puntuali verifiche da parte dei più diversi organismi …) vedono il posto di lavoro a rischio.
Quando Mauro Moretti, subito dopo il suo insediamento ad Ad di Finmeccanica, intervenendo in quel di Londra, ebbe ad esprimersi molto criticamente sul futuro di Alenia Grottaglie (sito che influenza notevolmente le attività dirette e indotte brindisine) a causa dell’insoddisfacente livello di produttività.
Quando gli stessi progetti Avio su cui erano state fondate molte e giustificate speranze subisce rallentamenti di non scarso rilievo.
Ebbene, quando tutto ciò avviene, è giusto che il Direttore Generale di Confindustria getti acqua sul fuoco. Ma è altrettanto giusto e doveroso che la Politica parli senza peli sulla lingua del rischio che il comparto collassi in tempi brevi.
Propongo, quindi, ancora una volta, la realizzazione di un unico grande soggetto industriale, promosso appunto da Confindustria che avrà il compito di selezionare la migliore imprenditoria locale ( mettendo al bando profittatori ed avventurieri), si chieda il sostegno della Regione Puglia al fine di poter interloquire alla pari con Finmeccanica.
Diversamente, a breve, si sarà costretti ad assistere alla celebrazione del funerale del settore aeronautico non solo brindisino, ma, più complessivamente, ionico-salentino. Un funerale a cui credo nessuno di noi intende partecipare.
Avv. Euprepio Curto
Commissario provinciale Udc Brindisi
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