April 30, 2025

A seguito dell’ennesimo Consiglio Comunale di Brindisi tenutosi nella mattinata del 09/09/2014 nel più totale anonimato nei confronti dei cittadini, noi sottoscritti cittadini della città di Brindisi, attivisti del Movimento 5 Stelle nel MeetUp “5 Stelle Uniti per Brindisi (Amici di Beppe Grillo dal 2007)”, abbiamo deciso di inoltrare in data odierna al Sindaco Cosimo Consales e al Presidente del Consiglio Comunale Luciano Loiacono, una formale richiesta circa una maggiore trasparenza e un più puntuale aggiornamento del sito web del Comune di Brindisi (www.comune.brindisi.it), oltre all’istituzione, sempre sul sito web istituzionale del Comune, di un canale dedicato alle riprese audio/video per la diffusione in diretta streaming delle sedute del Consiglio Comunale.
Risulta, infatti, inaccettabile che alle porte del 2015 e con l’enorme disponibilità data dagli attuali mezzi di comunicazione, il Comune non sia ancora in grado di fornire ai cittadini un’adeguata e puntuale informazione circa le proprie attività consiliari. Nello specifico, infatti, a tutt’oggi risulta del tutto impossibile apprendere attraverso il sito istituzionale www.comune.brindisi.it le date, gli orari e gli argomenti all’ordine del giorno dei consigli comunali; altrettanto problematico risulta reperire la documentazione e/o le delibere degli stessi consigli.

I cittadini si ritrovano, quindi, a dover apprendere provvedimenti per loro estremamente importanti e con ricadute spesso notevoli dal punto di vista socio-economico-ambientale sul territorio, esclusivamente dagli organi di stampa e solo a decisioni già acquisite.

 
È questo, infatti, il caso dello scorso Consiglio Comunale dove, con 21 voti favorevoli (compreso quello del consigliere di BBC Riccardo Rossi, noto alla cittadinanza per le sue battaglie in materia di ambiente) e 5 astenuti, è stata approvata la delibera (presentata dall’assessore Antonio Monetti, PD) che autorizza la realizzazione di un nuovo impianto di compostaggio probabilmente all’interno del petrolchimico, in un’area di quasi 28.000 m2 di proprietà di una società dell’Eni, la Syndial.

 

Come sempre e ancora una volta ci vediamo costretti a constatare che i “liberi cittadini”, coloro che costituiscono il tessuto sociale reale di una città, non sono stati minimamente ne informati ne coinvolti in una decisione che li vedrà comunque toccati in prima persona. Gli stessi cittadini che, spesso molto più lungimiranti di chi li rappresenta nelle istituzioni, siamo sicuri avrebbero sicuramente avuto modo di obiettare tale decisione, avanzando delle proprie proposte presumibilmente molto più in sintonia con il territorio.

Un impianto di compostaggio a Brindisi è già presente (di oltre 12.000 tonnellate) infatti, ma lo stesso ha già subito numerosi rallentamenti e rimaneggiamenti per problemi come percolato nel canale di scolo, irregolarità nel trattamento delle acque meteoriche e “cattivi odori” e, ad oggi, non è possibile reperire ulteriori utili informazioni circa la tempistica di un suo pieno funzionamento a regime.

 

Un grande impianto di compostaggio ex novo (da oltre 20.000 tonnellate), invece, presenterà delle “inevitabili, se pur ridotti, impatti sul territorio”, come già prescritto nella stessa delibera, che quindi, si andranno ad aggiungere ad una situazione d’inquinamento ambientale per la città già di per sé gravissima: in sostanza, altra benzina sul fuoco.

 

Come se non bastasse, l’eventuale zona preposta per ospitare l’impianto è compresa nell’area Sin (sito di interesse nazionale) di Brindisi, in cui è già stato avviato un iter di bonifica e alla quale il Comune, qualora la cessione dell’area vada a buon fine, si vedrebbe così “costretta” a subentrare.

 

Nonostante un possibile cofinanziamento con la disponibilità di un contributo economico da parte di Syndial e alcuni fondi concessi dalla Regione Puglia, risulterebbe comunque esiguo l’apporto rispetto a quello che il Comune si troverebbe a dover sostenere, parliamo infatti di diversi, se non decine di milioni di euro tra costi di bonifica e realizzazione del nuovo impianto.
Soldi dei cittadini che possono essere ancora utilizzati e gestiti in modo più consapevole, se solo lo si volesse davvero.

 

La realizzazione di impianti di compostaggio domestico, ad esempio, e dove non ve ne fosse la disponibilità (come nei complessi condominiali), la realizzazione di impianti di compostaggio di comunità che permettono di servire da poche decine a centinaia di utenze, non solo farebbe risparmiare molti soldi al Comune di Brindisi e quindi di riflesso ai cittadini, ma verrebbe anche incontro ad esigenze di sostenibilità dal punto di vista energetico-ambientale e renderebbe più partecipi e consapevoli del proprio apporto al miglioramento socio-economico-ambientale la stessa cittadinanza.

 

Come sempre le proposte, le idee e le soluzioni non mancano, ciò che manca ai nostri rappresentanti nelle istituzioni è la volontà nel realizzarle, soprattutto quando si antepone costantemente l’interesse dei cittadini ai propri fini personali e/o a quelle delle lobbies alla quale si è assoggettati.

 

COMUNICATO STAMPA 5 STELLE UNITI PER BRINDISI
(Amici di Beppe Grillo dal 2007)

No Comments