“Sulla decisione in merito alla concessione demaniale marittima in favore della Società Grimaldi Euromed assistiamo ad una inaccettabile accelerazione contraria agli interessi del Porto brindisino che potrebbe subire gravi danni per la violazione della normativa nazionale e comunitaria a tutela della concorrenza e del mercato oltre che in spregio delle regole minime sulla trasparenza e sull’evidenza pubblica che decisioni di questa rilevanza impongono”. Questa l’indignata reazione dei portavoce del Movimento Cinque Stelle da tempo impegnati per garantire la legalità e l’efficienza del Porto di Brindisi che rappresenta una importante fonte di ricchezza della città pugliese.
Dopo le interrogazioni presentate dal deputato Diego De Lorenzis, Capogruppo del M5S della IX Commissione “Trasporti, Poste e Telecomunicazioni” della Camera dei Deputati, le richieste rivolte al Presidente della Regione, Michele Emiliano, formulate dal Consigliere regionale del M5S, Gianluca Bozzetti, e le mobilitazioni e gli interventi dei neo consiglieri comunali Stefano Alparone e Elena Giglio sostenuti dalla cittadinanza, “ora pretendiamo un atto concreto dell’Autorità portuale, del Comune e di ogni ente interessato”, dichiarano i portavoce.
“Con una lettera, inviata anche al Comune, all’Autorità garante della concorrenza e all’Autorità anticorruzione” – precisano i portavoce – “abbiamo formalmente esortato l’Autorità portuale di Brindisi, prima di assumere ogni decisione, a chiedere un parere all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato competente a valutare se la concessione al gruppo Grimaldi crei un monopolio di fatto, violando i principi della concorrenza, dato che la società concessionaria avrebbe a disposizione tutte le banchine operative del Porto, pretendendo anche l’esonero dal pagamento dei diritti portuali”.
In attesa che sia richiesto e reso il parere, i portavoce rinnovano ancora una volta la richiesta di rinvio della decisione in seno al Comitato portuale attesa la doverosa prevalenza degli interessi della funzionalità e dell’efficienza del Porto rispetto a quelli di un singolo privato che persegue esclusivamente i propri interessi economici.
“Autorità portuale, Comune, Regione smettano di affidarsi a meri escamotages regolamentari e si impegnino ad agire nel rispetto delle regole e a garantire la legittimità delle loro decisioni” – concludono i portavoce – “e si chieda subito il parere all’Autorità garante della concorrenza!”.
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