May 2, 2025

Tentato omicidio, tentata rapina aggravata, porto e detenzione abusivo di arma da fuoco, resistenza a Pubblico Ufficiale, danneggiamento aggravato, spari in luogo pubblico, uso di atto falso, utilizzo di apparati ricetrasmittenti, possesso ingiustificato di arnesi atto allo scasso ed altro ancora.

Questa la sfilza di accuse con cui gli agenti del Commissariato di Ostuni hanno arrestato i baresi Antonio Baldassarre, 50 anni e Pasquale Ferri, 47 anni.
L’operazione è stata eseguita nel pomeriggio martedì 7 febbraio all’interno dell’area di servizio “Total Erg” di Rosamarina di Ostuni.
 

Tutto è nato quando, nel corso di un servizio antirapina predisposto lungo la SS379, due auto della polizia sono state sorpassate a forte velocità da Volvo S60 di colore scuro, con 4 a bordo occupanti con i volti semicoperti.
I poliziotti hanno seguito l’auto fino all’area di servizio “Total Erg”, sita sulla S.S. 379, località Rosa marina, direzione sud ed hanno notato che l’autista si è fermato vicino ad una colonnina di benzina lasciando il motore acceso. E’ stato allora che tre dei quattro occupanti hanno calato i passamontagna.
Per tutta risposta, sospettando fortemente che stessero avviando una rapina, i poliziotti ostunesi hanno chiuso i due accessi dell’area di servizio in parola, posizionando le auto di traverso.

 

Avendo compreso l’atteggiamento degli agenti, i quattro nella Volvo hanno deciso di non eseguire la rapina ed hanno effettuato condotte e manovre di guida spericolate cercando di investire i poliziotti. Quindi hanno esploso un colpo di pistola all’indirizzo dell’auto civetta.
I malviventi hanno dapprima cercato di investire il Dirigente del Commissariato (che è riuscito ad evitare lesioni grazie ad un repentino balzo laterale), poi hanno effettuato una inversione ad “U” dirigendosi a forte velocità verso l’altra uscita (contromano e dunque in direzione Nord) dove era posizionata l’altra autovettura della Polizia. Anche in questo caso la banda della Volvo ha cercato di investire un agente, l’Ispettore Capo della giudiziaria del Commissariato, mentre il secondo poliziotto, all’interno dell’auto ha dovuto fare retromarcia per evitare di restare vittima dell’auto dei banditi lanciata a forte velocità verso quella della Polizia e per non essere colpito dal colpo di pistola sparato all’indirizzo del mezzo di servizio.

 

A quel punto, anche dalla Polizia sono partiti alcuni colpi di arma da fuoco, dapprima in aria e poi verso le gomme dell’auto dei malviventi. La mossa ha suggerito ai banditi di fermare l’auto e di darsi alla fuga nelle vicine campagne.
Due di essi  ( Pasquale Ferri, autista, e  Antonio Baldassarre, passeggero) sono stati arrestati mentre gli altri due, con armi in pugno, sono riusciti a dileguarsi.

 

Al termine della colluttazione i poliziotti hanno appurato che la Volvo S60 era stata dotata di  una targa posticcia modificata con l’applicazione di biadesivi ed hanno rinvenuto al suo interno tutto l’armamentario e la sofisticata strumentazione utile per la perpetrazione di reati contro il patrimonio, in particolare quello occorrente per assaltare le postazioni bancomat con la tecnica della saturazione interna mediante la successiva esplosione della cassa continua, oltre ad apparati ricetrasmittenti sintonizzate sulle frequenze delle forze di Polizia.
Nel corso delle concitate e pericolose fasi descritte, 3 poliziotti del Commissariato di P.S. di Ostuni, hanno riportato lesioni per 10 giorni salvo complicazioni.
L’attività d’indagine prosegue fortemente ed interrottamente in collaborazione coi colleghi delle Squadre Mobili di Bari e di Brindisi.
Dell’operazione di P.G. illustrata, veniva informata dettagliatamente la Dott.ssa Emanuela Pellerino, P.M. di turno c/o la Procura della Repubblica del Tribunale di Brindisi, la quale disponeva che gli arrestati fossero associati presso la Casa Circondariale di Brindisi, a disposizione dell’A.G. procedente.

 

 

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