Nell’ultimo fine settimana la città di Brindisi ha ospitato l’importante evento internazionale della Coppa del Mediterraneo U23 di scherma. La scorsa amministrazione ha fortemente sostenuto l’appuntamento, perché lo considerava un’occasione imperdibile per permettere alla nostra città la ribalta internazionale per una disciplina che vede protagonisti anche giovani locali con grandissime capacità agonistiche.
Peccato che la festa ha rischiato di essere rovinata a causa dell’inconsistenza politica di coloro i quali, dai banchi dell’opposizione, avevano la ricetta miracolosa per ogni cosa ed ora invece, dal piedistallo degli incarichi esecutivi, stanno collezionando anche figuracce “internazionali”.
È assurda la facilità con cui si ricercano responsabilità risalenti ad amministrazioni di quindici o venti anni addietro omettendo di ammettere la propria incapacità politica-amministrativa.
La realtà d’altronde non mente e racconta pressappochismo e disinteresse per iniziative di livello che, malgrado qualcuno, esulano dalla gestione spicciola o, per intenderci, da perenne campagna elettorale.
È il caso del palazzetto “Malagoli” che avrebbe dovuto ospitare una parte delle gare di scherma e che, a causa dell’assenza di agibilità, ha costretto gli organizzatori ad una repentina rimodulazione delle sfide tra gli schermidori utilizzando il Palapentassuglia.
È curioso però come l’assessore Quarta in un’intervista abbia cercato di ridimensionare la propria responsabilità confondendo le acque e sostenendo che tale criticità sia emersa solo poco prima dell’inizio della manifestazione. Infatti nei giorni precedenti, ben prima dell’inizio della manifestazione, i Vigili del Fuoco di Brindisi e soprattutto la Prefettura, intervenuta con una formale autorevole diffida facendo salve eventuali responsabilità penali, avevano evidenziato rilevanti criticità di sicurezza dell’impianto sportivo con la mancanza del certificato prevenzione incendi.
Questo ha richiesto uno sforzo da parte degli uffici comunali che hanno dovuto procedere con urgenza per permettere al PalaMalagoli di ospitare tutte le altre sfide dell’evento.
Una assurda sottovalutazione della situazione quindi che ha messo a repentaglio il regolare svolgimento della kermesse, con lo sbigottimento e la comprensibile preoccupazione del comitato organizzatore, al quale – così come fatto dal presidente dell’Europran Fencing Cup – vanno i complimenti anche per aver saputo gestire con grande professionalità l’evento e l’emergenza prodotta dal grave ritardo con cui è giunta l’agibilità.
Ci auguriamo che d’ora in avanti si facciano meno passerelle e demagogia e si lavori seriamente per evitare che l’azione politica-amministrativa di qualche borioso assessore si trasformi da “farsa a tragedia” per il buon nome di Brindisi e i brindisini.
PARTITO DEMOCRATICO DI BRINDISI
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