Cedere alle lusinghe della dietrologia è l’attività che sotto l’aspetto politico meno ci appassiona.
La campagna elettorale che ha visto impegnato il capoluogo è ormai alle spalle, e pertanto, se vi è un obiettivo che la coalizione sostenitrice di Nado Marino da domani deve porsi, è quello di dimostrare alla città di Brindisi quanto grande sia stato l’errore di non averne consentito la guida proprio a Nando.
Obiettivo sicuramente traguardabile, se saremo capaci di creare le condizioni per non smobilitare, di non farci sopraffare dalla delusione, e, soprattutto, se saremo riusciremo a dimostrare che il nostro progetto di rilancio di Brindisi rimane tale anche se dovrà essere realizzato da un ruolo di opposizione e non da quello di maggioranza.
Pur tuttavia, gli interventi di molti esponenti politici ( nei giorni scorsi l’on.le Ciracì e l’on.le Mariano, oggi l’ex consigliere Pd Salvatore Valentino) impongono all’Udc di abbandonare il prudente e responsabile riserbo che ha caratterizzato le valutazioni del partito nelle fasi immediatamente successive al turno di ballottaggio, per esprimere l’assoluta non condivisione di almeno uno tra i molti temi richiamati come causa della mancata vittoria!
Domanda. E’ sostenibile la stesi secondo cui troppo Centro ha condizionato in negativo la campagna elettorale del candidato sindaco del centrosinistra? A parere dell’Udc no! Anzi, va detto con chiarezza che, semmai, il problema risiede nell’esatto contrario, in quanto, se è vero che nessuno di noi si sarebbe mai sognato di mettere in discussione il ruolo centrale che nella circostanza ha giustamente svolto il Partito Democratico, è pur vero che , nell’esclusiva ottica di un obiettivo comune, un certo spazio politico sarebbe stato doveroso farlo occupare anche alle forze politiche alleate: Udc, ma non solo Udc!
In estrema sintesi: se vi è stato un limite politico nella campagna elettorale appena conclusa, questo limite non può essere riferito al fatto che vi sia stato “troppo Centro”. Semmai, è vero il contrario: vi è stato “troppo poco Centro”. Una contraddizione dall’indubbio peso elettorale, se sol si considera il profilo di un candidato potenzialmente in grado di intercettare consenso da aree non storicamente di sinistra!
Conclusivamente. L’Udc è impegnata a proseguire senza tentennamento alcuno il percorso intrapreso, ma non può continuare, per mero senso di responsabilità, a subire in silenzio analisi politiche di scarso conio e di ancor più mediocri contenuti, correndo il rischio di apparire timidamente afona al cospetto di una opinione pubblica brindisina che già guarda disorientata ai primi passi falsi del nuovo sindaco e della sua coalizione.
Ricatti e condizionamenti che avevamo puntualmente previsto si sarebbero verificati! Anche se con tale celerità sicuramente no!
Avv. Euprepio Curto
Commissario provinciale Udc Brindisi
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