FIAB Roma Ruotalibera in collaborazione con Folk Media promuove la riscoperta dell’Appia Antica in bicicletta: a tale scopo è stato programmato un cicloviaggio di 11 giorni da Roma a Brindisi.
L’itinerario, che attraverserà tutte le antiche stazioni di cambio cavalli con ristoro e alloggi (dette mansiones), percorrerà l’antica Regina Viarum iniziata nel 312 a.C. dal censore romano Appio Claudio.
Al termine di alcune tappe, che nel complesso toccheranno 46 Comuni, si parteciperà a feste cittadine con spettacoli di musica popolare e degustazione di alimenti tipici locali.
Il progetto la Gran Via in Bici, al momento, gode del patrocinio della Regione Lazio, dell’VIII Municipio di Roma, dei Comuni di Velletri, di Terracina, di Benevento e di Brindisi.
L’iniziativa cicloculturale è stata illustrata in una conferenza stampa svoltasi a Roma presso la sede Fiab di Corso Vittorio Emanuele n. 266, inaugurata di recente dalla presidente nazionale Giulietta Pagliaccio.
La partenza del cicloviaggio è prevista per le ore 9 del 18 aprile 2019 da Roma Campidoglio con arrivo il 28 aprile a Brindisi presso le Colonne terminali dell’Appia Antica.
L’itinerario attraversa tutte le antiche mansiones, stazioni di cambio cavalli con ristoro e alloggi, percorre l’antica Regina Viarum iniziata nel 312 a.C. dal censore romano Appio Claudio.
Il percorso è ovviamente a tappe ed al termine di alcune di esse, grazie alla collaborazione con Folk Media, che si occupa di etno-musicologia, saranno organizzate feste cittadine con esibizioni ed interventi di musica folklorica, per una conoscenza più profonda e approfondita delle variegate culture del meridione d’Italia.
La riscoperta dell’Appia Antica, dal cuore di Roma a Brindisi, rappresenta un obiettivo fondamentale per la valorizzazione della più importante strada dell’antichità.
Il piacere di poterla percorrere in bicicletta, superando agevolmente alcune criticità, permetterà di riconoscere e apprezzare le testimonianze storiche e archeologiche che ancora si conservano lungo il suo tragitto.
Pedalare per oltre seicento chilometri sulle tracce della Regina Viarum significa attraversare la storia del Mezzogiorno d’Italia valicando colline, fiumi, laghi e borghi inconsueti che trasudano di antichità e civiltà. Non ha importanza se dopo 23 secoli dalla sua fondazione buona parte del suo tracciato è scomparso o cresciuto in modo disordinato. La sorpresa invece è che molte tracce del suo glorioso passato siano ancora lì a testimoniare la loro presenza.
L’impegno, che la nostra FIAB nazionale profonde nella salvaguardia dell’ambiente e dei beni culturali, attraverso la conoscenza approfondita del territorio, ha fatto si che Fiab Roma Ruotalibera si sia sentita investita in prima persona nell’organizzare per il 2019 il primo di una lunga serie di cicloviaggi , che di anno in anno si arricchiranno di interventi esterni e di collaborazione con le altre Fiab presenti nei territori attraversati.
Tutto per dar corpo all’ipotesi, ancora in mente Dei, della creazione di una ciclovia “dolce” lungo “La Gran Via” che dovrebbe far parte della pianificazione territoriale del Mezzogiorno, costituendo un’alternativa valida agli itinerari del turismo di massa.
“La Fiab, associazione ambientalista per definizione – ha commentato Pasquale Cartella coordinatore regionale del Lazio della Federazione Italiana Amici della Bicicletta – sostiene tutti gli aspetti che investono e incentivano la ciclomobilità, dal Bike to Work fino al cicloturismo, dando impulso alle associazioni locali affinché si facciano promotrici di iniziative del genere. Il cicloturismo, in particolare, sta registrando una grande espansione rivelandosi un segmento traino per le economie territoriali”.
“La riscoperta dell’Appia Antica, dal cuore di Roma a Brundisium (Brindisi), rappresenta un obiettivo fondamentale per la valorizzazione del più importante asse viario dell’antichità – ha invece rimarcato Walter De Dominicis dell’associazione Fiab Roma Ruotalibera – Il piacere di poterla percorrere a piedi o in bicicletta, superando agevolmente alcune criticità, permetterà di riconoscere e apprezzare le testimonianze storiche e archeologiche che ancora si conservano lungo il suo tragitto. Pedalare per oltre seicentocinquanta chilometri sulle tracce della Regina Viarum significa attraversare la storia del Mezzogiorno d’Italia valicando colline, fiumi, laghi e borghi inconsueti che trasudano di antichità e civiltà. Non ha importanza se dopo 23 secoli dalla sua fondazione (312 a.C.) buona parte del suo tracciato è scomparso o cresciuto in modo disordinato: ci sorprendiamo invece che molte tracce del suo glorioso passato siano ancora lì a testimoniare la loro presenza. Iniziative come questa si trasformano in un’opportunità e un veicolo di diffusione culturale”.
La creazione di una rete di mobilità dolce lungo “La Gran Via” deve avere pari dignità nella pianificazione territoriale del Centro Italia e del Mezzogiorno: una garanzia di approccio accettabile e garantita negli spostamenti. Inoltre i percorsi ciclabili dovrebbero penetrare nei centri storici, spesso fondati dai romani, con la duplice funzione di valorizzazione ambientale e promozione turistica.
La Gran Via in bici – il tour
Il percorso di oltre km 650 sarà percorso in bicicletta da ciclisti amatoriali allenati provvisti di Mountain Bike. I partecipanti al tour potranno essere ospitati in strutture convenzionate che hanno aderito al progetto.
Le tappe:
1) Roma – Velletri / km 42
2) Velletri -Terracina / km 74
3) Terracina – Minturno/ km 69
4) Minturno – S.M. Capua Vetere / km 65
5) S.M. Capua Vetere – Benevento / km 61
6) Pausa a Benevento (visita guidata)
7) Benevento – Bisaccia / km 79
8) Bisaccia – Venosa / km 61
9) Venosa – Gravina in Puglia / km 65
10) Gravina di Puglia – Taranto / km 92
11) Taranto – Brindisi / km 76
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