May 15, 2025

Nell’ambito della rassegna GRADO ZERO, organizzata da OFFICINA DEGLI ESORDI, il prossimo 1 Aprile, MERIDIANI PERDUTI TEATRO sarà in scena con lo spettacolo “DEL PERDUTO AMORE”, debutto regionale con la regia di Sara Bevilacqua.

Lo spettacolo, con Sara Bevilacqua e la cantautrice Paola Petrosillo è composto da tre quadri, tre storie legate dal filo rosso dell’amore.

Tre storie di donne, che per amore hanno perso tutto…o chissà? Tre storie lontane nello spazio e nel tempo.

Costellazioni lontane per origini, cultura e “casta”, legate dal filo invisibile della ferita d’amore.

Amore sacro, amore profano e amore folle.

 

 

1238888_10201289289945564_538964100_n“SALVATORE MIO!”, Vincitore TRENoff 2012 – Bologna e finalista TEATRO IN BREVE 2010 – POTENZA – è la storia di un’attesa. Anni ’50. Una sposa bendata abbandonata. In attesa…del bambino che ha in grembo. In attesa dell’uomo che ama: Salvatore, che una mattina l’ha bendata e l’ha portata via lontano lontano dalle “malelingue” e dopo averle dato un bacio sulla fronte le ha promesso una sorpresa.
Una sorpresa. Una donna aspetta un ritorno. Ma sarà una inesorabile discesa verso un destino prefigurato. Una donna non italiana, una diversa.
Sposa, ragazza-madre, serva .
Non sa se e come accadrà, non sa quando. Ma sa che arriverà…o forse spera con tutto il cuore che ritornerà …Salvatore.
Ha paura. Cerca di ignorare i segnali, che pure esistono; sminuisce il suo stesso sentire.
Il passato, preferisce dimenticarlo, archiviarlo. Ma la realtà non aspetta più: improvvisa arriva, stravolge, trascina gli spettatori”

 

corto teatrale meridiani perduti FERITA“FERITA”, Vincitrice di TEATRO in.corto/10 – Cagliari è Follia, Materia liquida, impalpabile.

Un labirinto di voci e suoni prigione per Ofelia.

E’ necessario rimettere insieme i pezzi per riuscire ad uscirne fuori.

Una struttura complessa, capace di tessere insieme ricordi, sensazioni relazioni e sogni, al fine di raggiungere un racconto unico, legato come spazio in cui si svolge.

Spazio reale e mentale.

Una gabbia per un’anima fragile, che prova a combattere, si arrende, si rialza, instancabile tenta di ridefinire confini che tendono a delimitarla, a chiuderla e separarla dal reale.

 

 

salvatore mio“MI CHIAMO MARIA, MI CHIAMANO MADDALENA”, liberamente tratto da “Fuochi” di M. Yourcenar è la storia di Maria di Magdala. Dicono che Maria Maddalena fosse la fidanzata dell’apostolo Giovanni, da lui abbandonata per seguire Gesù. Sembra una storia unica. Forse è solo una storia come tante. Una storia di luce, di suono. Una giovane promessa sposa, una donna tradita. Tradita dalla natura divina nell’oggetto stesso del suo amore. Cristo, il suo amato impossibile, le appare come da dietro uno specchio; il solo avvicinarsi a lui, cercare di toccarlo, fa sì che lo specchio si appanni e che l’immagine si faccia sfuggente, irraggiungibile. Quella di Maddalena è una storia di amore totale, che si impone alla vittima come malattia e insieme come vocazione. La nostra idea è quella di mostrare ciò che va oltre l’impossibilità dell’amore, la sua continua contraddizione fatta di carne e sangue, esaltazione, umanità. Maddalena si prostituisce per cercare l’amore di un Dio che non riesce a concepire al di fuori del gesto carnale che farà di lei una vittima sacrificale. «Dio non mi ha salvata né dalla morte, né dai mali, né dal delitto, poiché è grazie ad essi che ci si mette in salvo. Mi ha salvata dalla felicità». Il tradimento è il motore di Maria, tradire significa trasformarsi nell’altro per poi tradire nuovamente e tornare a se stessa fino alla completa perdita di identità e all’ineluttabile sconfitta. Residenza Verdecoprente Festival 2013.

 

In questi tre quadri, solo apparentemente lontani, si intrecciano le musiche e le ricercate melodie di Paola Petrosillo, una delle migliori espressioni del cantautorato femminile della nostra terra.

 

VENERDI’ 1 APRILE – TEATRO KISMET – ore 21.00. Biglietti € 5,00.

Info e prenotazioni 0809148590

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