June 7, 2025

Avrei volentieri evitato di entrare in questa polemica speciosa sollevata dai soliti “opinionisti dei weekend”, ma visto che si continuano a proporre come verità inoppugnabili elementi manifestamente manipolati, mi sento in dovere di ristabilire la verità per come essa fattualmente si è determinata.

Intanto vorrei precisare che la delibera tanto contestata non è stata ancora pubblicata all’Albo Pretorio del Comune di Brindisi. Ne discende che gli stessi “opinionisti dei weekend”, che tanto straparlano, lo fanno sulla base di elementi che non hanno alcun fondamento di verità.

I fatti: arriva in Giunta da parte degli uffici competenti la proposta di delibera per la concessione gratuita di uno spazio comunale per una serie di appuntamenti letterari (in verità caratterizzato da una grande varietà di orientamenti politici, sociali e letterari), che peraltro sin dal 2019 è un tradizionale appuntamento organizzato dall’Associazione “Brindisi e le Antiche Strade”, dal titolo “Pagine Erranti”.
La delibera porta il mio nome quale proponente, in quanto la Cultura è settore che ho riservato alla mia esclusiva competenza. È molto probabile che chi ha confezionato la “camicia” della delibera non abbia neanche scorso l’elenco degli autori partecipanti, che propone anche il mio nome.
Mi accorgo immediatamente dell’errore e dichiaro in Giunta che quella delibera non può essere né proposta e tanto meno firmata da me, appunto in funzione della mia presenza (sia pure come autore) all’interno della rassegna letteraria.
Esco dalla sala Giunta e incontro altre persone che nel frattempo dovevo vedere.

La “camicia” della delibera viene modificata dal Segretario Generale che modifica il proponente, quindi viene approvata dalla Giunta che è vero che è da me nominata, ma non è composta da controfigure o valvassori, ma da professionisti che detengono per intero la loro autonomia decisionale.

Qui c’è il primo snodo della vicenda: come facevano gli “opinionisti dei weekend” ad avere una copia della “camicia” della delibera originaria, poi modificata? Gli è stata fornita da qualche “manina” magari amica, ma anche tanto ingenua (per non dire altro) da non avvertirli che era stata rettificata in fase di approvazione?
Fatto sta che da questo disguido ne discende una polemica senza senso, visto che le copie del mio romanzo (di cui sono pronto a fare omaggio agli “opinionisti dei weekend”, così magari leggono un po’ invece di scrivere astruserie) non saranno in vendita in occasione della presentazione del lavoro, così come non lo sono state nei quattro incontri con scolaresche che ho tenuto in vari Istituti superiori della Città di Brindisi.

Anzi preciso che – senza per questo farne motivo di vanto – in quelle occasioni ho assicurato le copie gratuite a insegnanti e studenti perché potessero approfondire le tematiche trattate, prima di avere con loro un confronto molto serio e costruttivo da cui sono uscito con la convinzione che i nostri giovani sono molto attenti e sensibili al futuro della propria Città.

Chiarito tutto questo per onore di verità, fa veramente sorridere questo uragano di accuse che si sono spinte fino a prefigurare “questioni istituzionali”, ovvero “illeciti arricchimenti” che – riferiti alla mia persona, alla mia età e alla mia storia – mi paiono davvero risibili.
Piuttosto siano gli “opinionisti del weekend” che combattono le loro battaglie sui social, salvo poi verificare che i consensi elettorali raccolti nelle urne sono davvero umilianti per loro, a spiegare all’opinione pubblica come mai detengono copie di documenti istituzionali (peraltro sbagliati) che non sono stati ancora pubblicati all’Albo Pretorio del Comune di Brindisi.

Detto questo, gli inciuci inconfessabili, le connivenze opache, gli aiuti tra opposti estremisti non mi interessano affatto.
Li lascio a chi, privato di ogni potere e visibilità, riesce solo a vedere il dito, ma non la luna che il dito sta indicando.

 

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