Via XX Settembre – Lasciare o restare” è il nome del nuovo cortometraggio del regista Simone Salvemini.
Una via storica cittadina il cui percorso si definisce attraverso le storie.
Ogni abitante ha una sua lettura del cuore.
Un messaggio scritto che riguarda la vita, l’amore e l’amicizia. In via XX settembre alcuni hanno deciso di lasciare, altri di restare.
Lasciare o restare?
Questo è il dubbio che attraversa da sempre i sentimenti della gente del sud. Il regista brindisino è stato ospite di Radiazioni Cult Musica Poesia Resistenza per presentare il nuovo cortometraggio.
Riportiamo una parte dell’intervista effettuata negli studi di Ciccio Riccio.
– Radiazioni: Restare a Brindisi o partire, un cortometraggio che raccoglie le voci dei cittadini. Un omaggio personale alle persone che incontri nel quotidiano. Cosa ti ha ispirato, una forte passione per il territorio, nostalgia, una voglia di riscatto o altro?
– Salvemini: Vivere qui, paradossalmente, in tutta la bellezza che ci circonda, ti porta a sviluppare delle forme di resistenza rispetto a una serie di situazioni che sono sotto gli occhi di tutti e verso cui cerchiamo di reagire. Parto da via XX settembre dove ho il mio studio. Una via che mi ha ispirato attraverso una serie di avvenimenti utili per la scrittura del corto e del mio primo lungometraggio.
– Radiazioni: Brindisi d’estate è un piccolo ritratto di una città di mare: facce di cittadini, un percorso con tanti piccoli racconti. In che modo hai scelto le storie e i protagonisti del corto?
– Salvemini: E’ una immagine che mi sono creato in tutti questi anni, da quando sono tornato a Brindisi. Lasciare o restare è una domanda che continuo a farmi tutti i giorni. Ho scelto le persone che dal punto di vista emotivo ed affettivo hanno costituito tutto quello che ho realizzato nel passato. Ci sono pezzi dell’Albania, il mio barbiere, la motobarca, “lu skifarieddu”, una coppia di sposi, la musica dei MarInAria. C’è l’umanità della nostra città, il cuore pulsante di Brindisi e di un’intera comunità. I personaggi esprimono se stessi, i propri sentimenti e l’amore per questo territorio.
– Radiazioni: Il cortometraggio mette in risalto la grande umanità e la semplicità dei brindisini. Sguardi e sorrisi che fanno vivere la città con gli occhi di un sognatore. Si può partire da queste piccole emozioni per riprendere quella parte di città che negli ultimi tempi sembra esserci sfuggita di mano?
– Salvemini: E’ il motivo per cui ho fatto questo lavoro, ed è il motivo per cui continuo a resistere come voi nei piccoli fortini culturali. A tutti noi piacerebbe avere una città migliore, più umana, più aperta alle innovazioni rispettando le antiche tradizioni, la storia e l’ identità.
– Radiazioni: Questo cortometraggio può anticipare l’uscita di un nuovo lavoro più completo?
– Salvemini: Uno degli scopi per cui ho realizzato questo cortometraggio è proprio un lungometraggio che parte dalle tematiche del corto. E’ un lavoro iniziato nel 2010 di cui ho scritto una sceneggiatura che ha vinto il bando della Film Commission. Si chiama “Via XX settembre” ed è stata riconosciuta dal Ministero dei Beni Culturali come interesse nazionale per l’alto valore sociale e culturale.
MARCO GRECO
IL FILM
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