December 12, 2025

Continuano le pronunzie positive ottenute da associati “Dalla Parte del Consumatore” vittime di casi di “risparmio tradito”.
Nei giorni scorsi, infatti, il Tribunale di Brindisi (dott.ssa Lavinia Gala) ed il Tribunale di Bari (dott. Michele De Palma) hanno riconosciuto il diritto al risarcimento del danno patito, rispettivamente, da risparmiatori che avevano acquistato dalla allora Banca Apulia, oggi Intesa San Paolo, azioni Veneto Banca, e da risparmiatori che avevano acquistato dalla allora Banca Popolare di Bari, oggi BdM Banca, azioni dell’Istituto di credito barese.
“Le sentenze che dal 2020 stiamo ottenendo in favore dei risparmiatori coinvolti nei casi Veneto Banca e Banca Popolare di Bari sono il risultato di un lavoro costante che la nostra Associazione dal 2016 conduce quotidianamente ed incessantemente attraverso una cabina di regia nazionale, formata da varie professionalità, che ogni giorno studiano ed approfondiscono la materia sotto molteplici profili e sulla base delle pronunzie giurisprudenziali emesse dai Tribunali di tutta Italia” afferma l’avv. Emilio Graziuso, Presidente Nazionale dell’Associazione Nazionale “Dalla Parte del Consumatore”.
“La nostra è una battaglia non solo giudiziaria ma anche sociale affinché vicende come quelle in esame non si verifichino più in futuro – continua l’avv. Emilio Graziuso, che ha difeso processualmente gli investitori coinvolti nel processo svoltosi dinnanzi al Tribunale di Brindisi – Dietro investimenti prospettati come sicuri che, in realtà, così non erano, infatti, ad andare in fumo, oltre al denaro dei consumatori, vi è il lavoro ed i sacrifici di una vita di interi nuclei familiari. È, quindi, facilmente immaginabile il dramma di trovarsi da un giorno all’altro – per il sol fatto di essersi fidati del proprio Istituto di credito – privi di risparmi e non poter far conto sugli stessi per i bisogni, emergenze e progetti ”.
Ma cosa era successo nei casi esaminati dal Tribunale di Brindisi e dal Tribunale di Bari?
Come si è detto, il caso sbarcato dinnanzi al Tribunale di Brindisi riguardava un investimento di € 10.062,50 in azioni Veneto Banca effettuato da una risparmiatrice brindisina.
La risparmiatrice, alla quale l’investimento era stato proposto dalla allora Banca Apulia, successivamente incorporata per fusione ad Intesa San Paolo, come sicuro, privo di rischio alcuno per il capitale e che non poneva vincoli di durata in quanto la stessa sarebbe potuta rientrare nel pieno possesso del proprio denaro su semplice richiesta, si è ritrovata da un giorno all’altro, in modo del tutto inconsapevole, senza i propri risparmi, in un momento, peraltro, nel quale necessitava degli stessi per delle urgenti cure mediche per una patologia che, a distanza di poco tempo, ne ha comportato la morte.
Non appena accortasi dell’accaduto, la risparmiatrice ha immediatamente cercato di comporre bonariamente l’insorgenda controversia ma data la chiusura mostrata al riguardo dalla Banca, ha dovuto inoltrare formale diffida chiedendo la restituzione del mal tolto.
Purtroppo, successivamente si è verificato, come si è detto, il decesso della risparmiatrice.
I fratelli della consumatrice, però, non si sono dati per vinti ed hanno continuato la battaglia legale che, seppure a livello stragiudiziale, aveva avviato la sorella.
Gli eredi, quindi, hanno promosso un procedimento dinnanzi all’Arbitro per le Controversie Finanziarie (ACF) conclusosi con esito positivo ma nonostante il pieno riconoscimento del diritto al risarcimento del danno in favore degli stessi, la Banca non ha ottemperato a quanto disposto nella decisione dell’Arbitro.
Gli eredi della risparmiatrice hanno, quindi, promosso un processo dinnanzi al Tribunale di Brindisi contro la Banca Intesa San Paolo, la quale aveva incorporato per fusione Banca Apulia, Istituto di credito che aveva venduto alla ignara risparmiatrice le azioni illiquide della Veneto Banca.
Nel corso del giudizio è emersa la violazione degli obblighi di informazione gravanti sulla Banca relativi alla natura, caratteristiche, rischi e modalità di disinvestimento delle azioni illiquide Veneto Banca e, pertanto, il Tribunale di Brindisi ha condannato la Banca Intesa San Paolo al risarcimento del danno pari all’intero importo investito dalla risparmiatrice pari ad E 10.062,50, oltre interessi e rivalutazione.
Caso analogo affrontato dal Tribunale di Bari.
In questo caso l’investimento riguardava azioni della Banca Popolare di Bari aventi caratteristiche analoghe, anche in termini di natura e rischi, delle azioni Veneto Banca.
Anche in questo caso la allora Banca Popolare di Bari, oggi BdM Banca, aveva prospettati i titoli come innocui, privi di rischio alcuno e che potevano essere disinvestiti in qualsiasi momento, circostanze che avevano indotto un consumatore ad investire i propri risparmi, pari ad € 53.820,19, in detti titoli.
Il processo nei confronti della allora Banca Popolare di Bari, oggi BdM Banca, viene, però, promosso dalla moglie del risparmiatore, in quanto, quest’ultimo, purtroppo, nelle more è deceduto.
Al termine di una battaglia giudiziale durata due anni è arrivata la sentenza del Tribunale di Bari con la quale, riscontrati vari inadempimenti agli obblighi di informazione gravanti sulla Banca Popolare di Bari, la BdM Banca è stata condannata al risarcimento del danno in favore della moglie del risparmiatore, in qualità di erede dello stesso, per un importo pari ad € 53.820,19, oltre rivalutazione.
“Una grande vittoria – afferma l’avv. Giovanni Di Rella, delegato su Bari dell’Associazione Nazionale “Dalla Parte del Consumatore”, che ha difeso in giudizio dinnanzi al Tribunale di Bari l’erede del risparmiatore – che ci sprona a difen dere ogni giorno di più i diritti dei consumatori. Vedere, infatti, la nostra assistita scoppiare in lacrime per aver ricevuto giustizia per il marito deceduto, e che, in modo del tutto ignaro era stato indotto dai consigli della Banca ad investire i propri risparmi in titoli ad alto rischio, ci fa comprendere il dramma che si cela dietro ogni singola vicenda di “risparmio tradito”.
Per essere sempre informati sui diritti dei consumatori e sulle iniziative dell’Associazione Nazionale “Dalla Parte del Consumatore www.dallapartedelconsumatore.com ;
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