Di seguito riportiamo integralmente una nota di Adriano Guadalupi, Rappresentante Fedespedi presso il tavolo di Partenariato dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare adriatico Meridionale, al Sindaco Riccardo Rossi.
Fedespedi non condivide le idee del suo assessore Borri
E volevamo cambiare ambiente e politica per realizzare una città più smart? Come si potrà realizzare l’internazionalizzazione di un porto se il territorio non comprende gli strumenti economico – strutturali cioè il monitoraggio costante delle rotte e del commercio internazionale, le connessioni con le reti di trasporto locale e tutta l’innovazione technology che sta attraversando il mondo dello shipping??
Una città e con un porto dalle potenzialità inespresse pensa ancora in “piccolo” e si affida ad un assessore che non conosce il territorio, la città che amministra e pensando alle colmate, dall’alto della sua “cattedra” , dice un no e tutta la giunta comunale, compreso Lei sindaco lo segue.
Come avere un driver chiaro e definito senza comprendere che il porto deve e dovrà guidare il processo di sviluppo di una città, di una provincia, di una regione e del Mezzogiorno ed il “no”, senza condizioni dell’assessore Borri, si aggiungerà ad altri (tanto un no non si nega a nessuno); si prenderà tutte le responsabilità per un futuro che non verrà!
Se non avrai banchine come sarà possibile aumentare l’appetibilità di un porto e di una città in termini di attrazione e di investimenti?
All’assessore forse il cluster marittimo di questa regione portuale dovrebbe spiegare che lo shipping sta cambiando: le megaship sono ormai una realtà; nel Mediterraneo, l’Italia, e con essa il sistema portuale MAM, è prima nell’UE28 per merci movimentate sulle autostrade del mare; i flussi merceologici viaggeranno sempre di più su navi ro-ro con un trend di traffico in continuo aumento; i mercati energetici che si affacciano all’orizzonte sono importanti e sebbene sia prevista una riduzione al 2035 dei fossili, la componente oil e gas continuerà ad essere elevata; quasi 200 milioni di tonnellate di rinfuse liquide sono gestite dai porti italiani; in ultimo l’attrazione degli investimenti e ci riferiamo alle istituende zes destinate a aumentare.
Il problema dei dragaggi nel porto di Brindisi è un problema che interessa l’intero sistema portuale del Mare Adriatico Meridionale: dire no a Brindisi significa danneggiare tutti i porti del sistema; significa frenare la Provincia di Brindisi e la Regione Puglia e portarla fuori dal Mezzogiorno escludendola dai flussi merceologici del Mediterraneo.
Renzo Piano per amor di patria e della sua ‘repubblica marinara’ è stato sempre impegnato con le sue opere a legare la città al porto e viceversa. Vedasi suo ultimo intervento per il ponte Morandi.
Signor Sindaco credo che una sua doverosa riflessione sull’operato di un suo Assessore che a parole è per lo sviluppo del porto ma nei fatti lo contrasta.-
Tanto dovevo e con l’occasione Le porgo un augurio di un Santo Natale.-
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