June 15, 2025

Stamani, sabato 2 agosto, la deputata del Partito Democratico, on. Elisa Mariano, è stata a bordo del vascello “Rainbow Warrior”, l’imbarcazione simbolo di Greenpeace, ormeggiata lungo la banchina del Lungomare viale Regina Margherita. Qui è stata accolta dal direttore esecutivo Giuseppe Onufrio. La Mariano ha dapprima ringraziato il direttore per aver scelto Brindisi, ultima tappa del tour “Non è un Paese per fossili” che ha portato la nave lungo tutte le coste italiane in cui insistono centrali a carbone per promuovere le energie rinnovabili e l’efficienza. E non a caso Brindisi rappresentava una delle tappe principali visto che proprio qui sono presenti due centrali a carbone, una delle quali – quella dell’Enel – è fra le più grandi e più climalteranti d’Europa.

“Ho voluto salutare di persona gli attivisti di Greenpeace e ho avuto modo, seppur brevemente, di discuterecon loro del futuro energetico del Paese e del pesante impatto su ambiente e salute che ha l’energia prodotta dal carbone, o gli effetti devastanti sul clima derivanti dall’emissione di CO2. Abbiamo poi parlato di Brindisi, delle sue contraddizioni, della necessità di riscattare una terra che ha dato tanto alle necessità energetiche del Paese e oggi paga un prezzo altissimo in termini sanitari, ambientali e di mancato sviluppo”. E poi ancora, sulla sua visita, la deputata ha specificato: “Non si tratta di avere idee coincidenti con le tante associazioni che si battono per l’ambiente, ma è fondamentale, anzi imprescindibile che la politica sappia ascoltare tutte le istanze e fare sintesi e proposte per costruire un futuro più sostenibile. A cosa serve continuare a negare che esiste una questione ambientale e sanitaria a Brindisi che ha, peraltro, un impatto notevole ben oltre i confini della nostra provincia? Questo atteggiamento cosa ha prodotto? Se mi guardo intorno non vedo alcun risultato di rilievo per i cittadini, anzi! Né per ciò che riguarda l’occupazione né per ciò che riguarda il legittimo diritto a vivere in un ambiente pulito e salubre.” E poi continua: “Chi non riconosce le ragioni dell’altro, quelle dell’ambiente in questo caso, alimenta solo il gioco delle contrapposizioni ed a pagarne il prezzo è il territorio che non a caso non riesce a fare un passo in avanti. A chi giova tutto questo? Ai più forti, a qualcuno a cui conviene che tutto rimanga così com’è perché ha evidentemente la sua piccola e misera rendita”. “Rimango convinta che dobbiamo batterci perché Brindisi entri in una fase nuova, perché anche qui si imponga un nuovo modello di sviluppo che non faccia pagare domani ai lavoratori la necessità, sancita dall’Europa, di “de carbonizzare” la nostra economia. Dobbiamo guidare questi processi, non subirli se vogliamo un futuro diverso. Anche per questo attendo con ansia di conoscere la posizione ufficiale degli enti locali sul nuovo progetto per la centrale Edipower A2A. Lo considerano sostenibile? Solo una settimana fa, proprio su questo ho nuovamente interrogato il Governo invitandolo a valutare l’impatto cumulativo che tutte le fonti di inquinamento presenti hanno sul territorio. Ora è in corso l’attività istruttoria della Commissione VIA/VAS, forse è giunto il momento di dire come la si pensa fuori da ogni ipocrisia. Altrimenti, come sempre, sceglierà qualcun altro al nostro posto.”

 

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