A Brindisi, i Carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia, a conclusione degli accertamenti hanno deferito in stato di libertà, perché si è rifiutato di sottoporsi ad accertamenti finalizzati a stabilire la guida in condizioni di alterazione psicofisica dovuta all’assunzione di droghe, un 22enne operaio del luogo. Il giovane è stato fermato durante un controllo stradale in via Benedetto Brin, alla guida di una Fiat Punto di proprietà della madre.
La patente di guida è stata ritirata e il veicolo affidato a persona idonea alla guida. Nell’ambito dello stesso contesto operativo è stato segnalato all’Autorità Amministrativa perché a seguito di perquisizione è stato trovato in possesso di un grammo di marijuana e un grammo di hashish, sottoposti a sequestro, contenuti all’interno di un vasetto di vetro, e occultati sotto il sedile anteriore del guidatore.
Per quanto riguarda il rifiuto dell’accertamento finalizzato al riscontro dello stato di alterazione psicofisica dovuta all’assunzione di sostanze stupefacenti o psicotrope, la norma sanzionatoria punisce tale comportamento con sanzioni di natura penale, pena congiunta dell’arresto e dell’ammenda. All’accertamento del reato consegue la sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente di guida da uno a due anni. Se il veicolo appartiene a persona estranea al reato, la durata della sospensione della patente è raddoppiata. Con la sentenza di condanna, trova applicazione la sanzione accessoria della confisca del veicolo, salvo che non appartenga a persona estranea al reato. Con la confisca si ha l’acquisizione coattiva da parte della pubblica amministrazione di determinati beni, nei confronti di chi ha commesso il reato, o che sono serviti, o furono destinati a commettere il reato.
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