Quasi sempre, in politica, il risultato ottenuto è contrario alle più rosee previsioni e la sincerità mostrata diviene segno di debolezza. Anche questa volta si conferma la regola. E quindi scevro da ripensamenti e libero da preconcetti nel rappresentare il mio pensiero, circa la vicenda che ultimamente mi ha visto aderire in modo convinto e sincero al NCD, dopo una partecipazione allo stesso vissuta con grande attività ed intensità, convinto fino all’ultimo istante che tale progetto avesse come unico obiettivo quello di rafforzare il mio centro destra senza divisioni o preclusioni alcune, determinato fin dall’inizio affinché l’alveo naturale del neo percorso potesse essere fisiologicamente la costituzione dell’accordo con la coalizione rappresentata dal vincitore delle primarie celebratesi democraticamente, non tradendo e restando ancorato in linea con le intenzioni del presidente Alfano e altresì coerente con le scelte politiche formulate dai maggiorenti del partito, dopo aver condiviso con veri amici un percorso che secondo me sarebbe stato straordinario in proiezione futura a difesa dei nostri ideali e valori, oggi purtroppo ribadisco con fermezza e con altrettanta coerenza e convinzione, la mia più ferma ed irrevocabile indisponibilità a proseguire tale percorso in quanto non sussistono più le condizioni ed i presupposti per continuare a credere in quel NCD che avevo ipotizzato, sposato e difeso sino all’ultimo, soprattutto contro tanti che evidentemente hanno voluto anteporre altre componenti strategiche alla sua stessa crescita. Sono trascorsi due lunghi mesi di estenuante attesa ed infruttuosi tavoli di concertazione durante i quali, lo iato tra le posizioni delle componenti in atto, si è sempre più acuito e durante i quali qualche Azzeccagarbugli animato da altri interessi, ha avuto il solo obiettivo di gettare discredito su quella parte politica presente, la mia, costituente la ossatura portante della giunta passata ma anche l’unico zoccolo duro in termini valoriali. Nell’iter procedurale si sono susseguite gratuite invettive e preconcetti, esternati verso chi in modo corretto e rispettoso era presente a quel tavolo con il solo interesse di trovare la quadra ad una ingarbugliata vicenda. Atteggiamenti che avevano il chiaro intento di cercare di portare all’incasso vecchie ed ormai scadute cambiali, firmate da avversari politici, attori dalle passate tornate elettorali alle quali prontamente ho posto un ripudio netto. E’ andato di scena quel proverbio che dice: “se non riesci a convincerli, confondili”, un vecchio trucco politico messo in atto che inesorabilmente ha portato alla confusione massima. Giorni passati infruttuosi e decisioni susseguitesi che ancora ad oggi non hanno sortito alcun effetto e non hanno visto l’individuazione di una credibile figura di candidato sindaco del NCD dopo il susseguirsi di una ridda di nomi impunemente formulati in gran segreto e poi accantonati. Ancor più aberrante risulta che a pochi mesi dalle urne, nella più totale incertezza per i potenziali elettori, tale progetto è ancora orfano di un vero programma ma soprattutto di una consona lista elettorale oltre che di una compatta coalizione a supporto. Ringrazio colui che dall’alto del suo incarico regionale, ha creduto come me in un percorso difforme all’attuale, dandomi la possibilità di vivere per certi versi un esaltante ma effimero momento politico, e ringrazio principalmente chi mi è stato vicino in questa esperienza, come i tanti miei amici che con me hanno vissuto nel bene e nel male una parentesi della mia vita politica ormai chiusa e che viceversa se non avesse avuto questo drastico epilogo, avrebbe fatto aleggiare nell’opinione pubblica e in chi mi conosce e segue, un errato concetto di inaffidabilità ed incoerenza. Concludendo dico che pur nella mia più ostinata e palese contrarietà ad alcune logiche, non sono state le idee mutanti di molti che hanno ingenerato un mio diniego, ma le preconfezionate alchimie di qualcuno che rappresentava queste rabberciate idee.
Sono convinto che quando si lascia andare una esperienza, ne segua un’altra ancor più bella, una metamorfosi delle posizioni che non possiamo controllare, ma bisogna lasciare che gli eventi seguano il proprio corso e il resto verrà da se, senza bisogno di ricostruire nulla, perché laddove si è rotto qualcosa, nulla mai ritornerà al posto ove e come lo avevamo trovato e immaginato.
COMUNICATO STAMPA FRANCESCO FUMAGALLI
No Comments