May 1, 2025

Monteco non aveva nessuna corsia preferenziale per l’affidamento del servizio della gestione rifiuti del Comune di Brindisi, pertanto l’amministrazione adriatica non ha commesso alcuna irregolarità nell’indire un bando di gara ed affidare il servizio alla società Aimeri, società del gruppo Biancamano Spa (quotato in borsa), unica partecipante alla procedura di selezione.

E’ questo il succo dell’ordinanza n. 3115/2014 emessa dalla Quinta Sezione del Consiglio di Stato in totale riforma di quanto deciso dal Tar Puglia – sezione staccata di Lecce. I giudici salentini, nella scorsa primavera avevano dato ragione a Monteco e, di fatto, avevano sancito in via cautelare la proroga del servizio all’azienda di Campi Salentina alle stesse condizioni delle precedenti proroghe concesse dalle precedenti amministrazioni.

 

La decisione assunta ieri rappresenta una netta vittoria di Aimeri e del Comune di Brindisi, difeso dall’avv. Ernesto Sticchi Damiani, contro la Monteco S.r.l., difesa dall’avv. Angelo Clarizia.

Il Tar di Lecce avevano accolto il ricorso della Monteco ritenendo che la legge regionale 24/2012 prevedesse “il divieto per i comuni di indire nuove procedure di gara per l’assegnazione dei servizi di igiene urbana”.

 

Il Consiglio di Stato – entrando nel merito della questione – è di avviso totalmente opposto.

Secondo il relatore Nicola Gaviano “il contratto di Monteco è da tempo scaduto, e non risulta essere intervenuta l’autorizzazione dell’Autorità d’Ambito posta –almeno in apparenza- quale condizione della prorogabilità della commessa”.

Per questo motivo”ritenuto che il Comune non sembra tenuto sotto alcun profilo a prendere in particolare considerazione la posizione” della Monteco “rispetto a quella di ogni altro operatore del settore”, “il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione Quinta) accoglie l’appello e, per l’effetto, in riforma dell’ordinanza impugnata, respinge l’istanza cautelare proposta in primo grado”.
Non solo. Monteco è condannata a rimborsare al Comune di Brindisi le spese processuali liquidate in €. 4.000,00.

 

La sentenza è chiara e mette ordine in un settore che ha generato troppe polemiche e – per alcuni – ha fortemente condizionato l’Amministrazione Consales. Adesso occorre osservare quali saranno le determinazioni conseguenti tenendo presente che non appaiono sussistere la condizioni di legge per un ricorso in Cassazione da parte della Monteco sul provvedimento cautelare.

Una cosa è certa: a questo punto – in attesa della decisione definitiva sul merito – il Consiglio di Stato ha scongiurato il rischio per il Comune di Brindisi di dover corrispondere il risarcimento danni milionario richiesto dall’Aimeri dopo l’emissione della sentenza del Tar di Lecce.

 

“Quanto stabilito dal Consiglio di Stato – ha affermato il Sindaco Mimmo Consales – costituisce la conferma che il Comune di Brindisi non aveva torto nel momento in cui è stata emessa una ordinanza per affidare il servizio ad una azienda diversa dalla Monteco. Adesso valuteremo il da farsi con i nostri legali”.

 

Angela Gatti

Pubblicato il: 17 Lug, 2014 @ 11:45

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