Il Centro di Riabilitazione di Ceglie Messapica dell’Asl Brindisi partecipa il 25 novembre alla Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne con una serie di iniziative, a partire dalle 10, pensate per trasformare gli spazi di cura in luoghi di riflessione, consapevolezza e condivisione. L’obiettivo è coinvolgere pazienti, operatori sanitari, famiglie e cittadini in un momento collettivo di attenzione verso un tema che interpella fortemente la società e il mondo della cura.
“Il nostro Centro – afferma il direttore medico Andrea Molino – non è soltanto un luogo dedicato alla riabilitazione, ma anche uno spazio in cui promuovere una cultura fondata sulla dignità e sul rispetto. Partecipare a questa giornata significa riaffermare l’impegno a costruire contesti sicuri e sensibili, in cui la tutela delle persone passa anche dalla consapevolezza e dall’educazione condivisa. È una responsabilità che sentiamo profondamente e che appartiene alla missione sanitaria e sociale della struttura”.
La proposta nasce dal lavoro della dottoressa Vincenza Pinto, dirigente medico della Uoc di Neuroriabilitazione, da sempre impegnata nella promozione di iniziative di sensibilizzazione nei luoghi di cura. Su sua iniziativa, il Centro dedicherà la giornata a un percorso simbolico che prenderà forma anche attraverso l’uso del colore rosso – simbolo universale della lotta contro la violenza sulle donne – valorizzato negli spazi comuni mediante allestimenti e segnaletica tematica, così da rendere immediatamente percepibile il messaggio dell’iniziativa a chiunque attraversi la struttura.
La mattinata sarà inoltre arricchita da un momento artistico di particolare intensità: una giovane donna, vestita di rosso, eseguirà una danza di pizzica all’interno dell’area dedicata ai familiari. Un gesto evocativo, pensato per raggiungere il cuore dei pazienti ricoverati, degli utenti del Service e delle loro famiglie, nonché dei bambini e dei genitori che accedono al DH pediatrico.
Durante la performance, la danzatrice distribuirà nastri rossi agli uomini presenti – professionisti sanitari e non, pazienti, visitatori e utenti esterni – invitandoli a donarli a una donna insieme a una rosa rossa, come testimonianza di un impegno personale e collettivo. A spiegare il significato di questo gesto la dottoressa Claudia Pati, fisioterapista incaricata dell’Organizzazione dell’Area Riabilitazione, che sottolinea: “Il nastro rosso rappresenta un messaggio che nasce dalla condivisione. Professionisti e pazienti, insieme, danno voce a un impegno comune: riconoscere, contrastare e prevenire la violenza. Condividere significa unire le nostre energie e le nostre storie per costruire una comunità più consapevole. È proprio questo senso di partecipazione condivisa a rendere l’iniziativa così significativa per tutti noi”.
Per la dirigente delle Professioni Sanitarie della Asl Brindisi, Adelina Usai, “la violenza contro le donne rappresenta uno dei problemi più gravi e persistenti delle società contemporanee. Non costituisce solo una violazione dei diritti umani, ma anche una questione centrale di salute pubblica, con ricadute fisiche, psicologiche, sociali ed economiche che coinvolgono l’intera comunità. Gli operatori sanitari, e in particolare gli infermieri, ricoprono un ruolo essenziale nel riconoscimento, nella gestione e nella prevenzione di questo fenomeno, che spesso si manifesta in modo sommerso e silenzioso”.
Accanto alle iniziative interne, uno spazio esterno della struttura ospiterà un’installazione di scarpe rosse, simbolo ormai riconosciuto a livello internazionale sia del rifiuto della violenza che della memoria delle donne che ne sono state vittime.
A completare il percorso simbolico della giornata, operatori sanitari, pazienti e giovani donne saranno invitati a indossare un nastro rosso; al personale amministrativo femminile sarà inoltre offerta la possibilità di indossare un capo di abbigliamento rosso, come ulteriore gesto di adesione e partecipazione. Con questo insieme di azioni, il Centro di Riabilitazione di Ceglie e l’Asl Brindisi confermano la volontà di essere parte attiva nella costruzione di una comunità più sensibile, consapevole e impegnata nel promuovere una cultura del rispetto e nel proteggere sempre la dignità delle donne.
UFFICIO STAMPA ASL BRINDISI
