A volte un tema è solo un trampolino di lancio, un libro solo un pretesto poi comincia un viaggio di direzione variabile ma che giunge sempre al cuore di qualcosa .
E’ accaduto, ancora, al Liceo Classico Marzolla, nell’ambito delle “giornate dello studente”, maratona di workshops, riflessione ed informazione sui fantasmi del presente, le pericolose derive, le storture dell’etica, i pregiudizi e le Sirene in mezzo a cui faticosamente i nostri ragazzi crescono e in cui, come una selva oscura, spesso si perdono.
E tra le forme tristi e a volte incomprensibili del disagio giovanile, filo conduttore dello spazio di approfondimento, di esso spunta anche la sublimazione, la materia densa che si fa musica, come manifestazione di sé, come un discorso, come un grido.
Un’assemblea monotematica svoltasi nella mattinata di venerdì, articolata in due momenti volti a illuminare esiti diversi scaturiti dalla stessa creatività e che in comune hanno la voglia di dare nuovo nome e sostanza alla realtà.
La sintassi “squilibrata” del jazz, attraverso le parole e la tromba di Andrea Sabatino (artista e docente attivo nel panorama musicale pugliese e nazionale) si svela e si fa leggere da una platea che anche fisicamente, a poco a poco, si concentra intorno al performer famelica di conoscenza e ascolto e quasi non importa se molti non hanno confidenza con il genere o, al contrario, suonano con passione e disciplina sax , piano, batteria, chitarra o violino perché tutti si interrogano e improvvisano-in perfetto jazzistico controtempo- riflessioni profonde sull’eterno binomio antinomico genio e sregolatezza, leggi eccesso e autodistruzione.
Affascinati, trasportati, entusiasti.
Altro scenario quello interpretato ad hoc da Marco Greco (autore), Domenico Saponaro (critico e curatore testo) , Antonio Marra (conduttore radiofonico) con Marco Maffei, Enrico Martello, Isabella Benone (ex marzolliana), Vincenzo Maggiore, Giancarlo Triarico (“Miope”), Alessandro Muscillo e Roberto D’Ambrosio, intorno al libro “La città emergente. (Non solo) Rock a Brindisi.1980-2015 dalle radio libere alle nuove leve” (Edizioni Brundisium.net).
Nel corso del dialogo per prosa e canzoni si compone il profilo musicale della città di Brindisi, sconosciuto, questo sì , ai più tra i presenti, in termini di originalità e capacità di superare stereotipi e omologazione , tant’è che i protagonisti che si esibiscono sono “militanti” del cantautorato e raffinati musicisti e nulla hanno del glamour patinato da talent show.
E proprio perché sono persone, e raccontano il proprio mondo nei testi, l’invito che rivolgono agli studenti a coltivare talento, sogni e passioni non cade nel vuoto, anzi colpisce proprio per la sua diretta e semplice concretezza, senza essere banalità.
La musica non ha posto a scuola?
Uno stantio luogo comune, se lo si pone a confronto con la passione , lo studio, la pratica di questa arte di tantissimi adolescenti. Che di musica parlano e di musica vivono.
L’evento conferma che si tratta solo di creare opportunità, occasioni di incontro, spazi tematici, di saper “curare” quei talenti sparsi alla ricerca di un’identità , quei tanti talenti che crescono, quei tanti talenti che vogliono, e hanno il diritto, di “parlare”.
Prof.ssa Daniela Franco
Liceo Classico Marzolla
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