Come Coordinamento Provinciale USB VVF intendiamo stigmatizzare il comportamento di taluni cittadini del capoluogo che in occasione di alcuni recenti avvenimenti hanno duramente contestato anche con modalità poco urbane l’operato e soprattutto la tempistica delle attività dei Vigili del Fuoco.
Noi siamo certi che l’attività di ogni pompiere del Comando di Brindisi è sempre stata tesa a dare il massimo contributo alla sicurezza di tutta la collettività.
Fatta questa doverosa premessa, come Organizzazione Sindacale integrata nella società civile, comprendiamo il disagio provato da chi chiede aiuto e non vede una pronta ed adeguata risposta. E’ proprio per questo motivo che da sempre siamo in prima linea a denunciare le carenze in termini di uomini e mezzi del Corpo Nazionale, carenze che come abbiamo potuto vedere, inevitabilmente si ripercuotono sul livello di sicurezza dei cittadini, oltre che su quello degli stessi vigili del fuoco.
Il Corpo dei Vigili del Fuoco, è sotto la scure della “spending review” e dei tagli di bilancio orizzontali, l’età media degli operatori, a causa dell’aumento dell’età pensionabile, è oramai arrivata a 50 anni! Ci ritroviamo con una media nazionale di un pompiere ogni 15.000 abitanti a fronte di una media europea di 1 ogni 1.000.
Con l’attuale riordino degli organici poi si è imposto il concetto di produttività anche al soccorso, per cui si vogliono chiudere distaccamenti e reparti specialistici (vedi i sommozzatori di Brindisi!).
La produttività può andare bene nell’industria, mentre nei servizi come quello di soccorso non è assolutamente concepibile, e tenere le squadre al minino tecnico va bene fintanto che non accade nulla di straordinario, ma basta poco a rendere inefficace la risposta operativa.
Nel territorio di Brindisi, data la carenza di personale, se va bene ci solo due squadre che coprono il capoluogo ed i comuni limitrofi, poi vi è una squadra a Ostuni ed una a Francavilla, e solo nel periodo estivo va ad aggiungersi una squadra dedicata agli incendi boschivi, e non esiste la reperibilità del personale operativo, ed è facile immaginare come la concomitanza di più interventi o una qualsiasi microcalamità (incendi di vaste dimensioni, alluvioni ecc.) che richieda l’intervento di più squadre, come quanto accaduto nell’incendio in contrada Sbitri, lasci inevitabilmente scoperto il territorio.
La sicurezza non è una gara che va giocata sempre al ribasso, è invece una esigenza primaria come l’istruzione e la sanità, nella quale è necessario investire il giusto, ed è una partita che i cittadini, come le istituzioni devono giocare al fianco dei Vigili del Fuoco e senza contrapposizioni, in prima battuta conoscendo le reali condizioni dei Vigili del Fuoco.
Possiamo affermare con certezza che non c’è niente che stia più a cuore dei pompieri che la sicurezza dei cittadini, chiediamo soltanto di essere messi nelle condizioni per poter svolgere al meglio il nostro compito.
COMUNICATO STAMPA USB VVF Brindisi
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