May 2, 2025

Il regista Vito Pascariello, dopo aver portato in scena tanti grandi autori teatrali in oltre trent’anni di pratica teatrale nella città di Brindisi(Fayad, De Filippo, Pirandello, Feydeau, Fo…) ha ora curato la regia e interpretato il personaggio di Argante del “Malato immaginario” di Moliere, artefice insuperabile della moderna commedia di costume che fonde la comicità improvvisata della commedia dell’arte con una visione attenta e critica nei confronti di una conflittuale realtà di vizi, virtù, fobie, nevrosi che possono appartenere a qualsiasi persona.
Questo grande capolavoro, rappresentato dal 10 al 17 febbraio 1673 con solo quattro repliche per la morte di Moliere e poi pubblicato nel 1682, narra le vicissitudini di Argante che credendo di essere gravemente ammalato, si nutre di medicine, spia i sintomi di possibili mali e ricorre a tutti gli espedienti possibili e immaginabili per poter guarire.
Ma l’ideale per star in buona salute sarebbe di poter avere sempre accanto a se un buon medico e per raggiungere questo scopo non vi è migliore soluzione se non quella di fare sposare la propria figlia a un medico!…Oppure quale altro stratagemma si potrebbe trovare? Logicamente non vi sveliamo il nostro finale.
Questo nuovo adattamento della commedia ha prevalentemente un carattere di sintesi dell’originale copione molieriano.

 
All’attore Vito Pascariello e ai suoi bravissimi colleghi della compagnia si può forse commentare dicendo che vi è in tutti loro “la conquista del pubblico fatta attraverso un artigianato teatrale pieno di buona volontà, di accorgimenti, di esatta sensibilità, di dominio dei mezzi espressivi…”(M. Apollonio). Poi occorre anche ricordare la bravura, dimostrata dal gruppo, nelle scenografie e la cura negli splendidi costumi del tempo.
Moliere compie uno scavo psicologico e critico con una risata buffonesca(Ride si sapis-Ridi se sei saggio, se conosci gli uomini e i loro difetti).
In questa commedia la comicità di carattere si fonde con quella d’intreccio, di situazione…
Uno spettacolo che vi auguriamo di non perdere, peccato che non sia, per ora, prevista una replica magari pomeridiana, dedicata a quella persone che non amano o non possono fare tardi.

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