May 1, 2025

attracco-norman-atlanticIl traghetto Norman Atlantic è entrato nel porto di Brindisi.

Dopo una traversata durata oltre 15 ore e dopo una fermata di oltre 4 ore a circa 3 miglia dalla destinazione in attesa delle decisioni sulla destinazione definitiva, sono iniziate  le manovre di ormeggio alla banchina di Costa Morena Nord.

La manovra è resa difficile dal forte vento e dalle precarie condizioni di stabilità del traghetto.

Nel frattempo un elicottero dei Vigili del Fuoco ha calato a bordo dei rimorchiatori altri uomini e strumenti. Il loro compito è quello di assicurare il rimorchio e di  spegnere eventuali focolai di incendio. Infatti, fino a poche ore fa, era ancora visibile del fumo proveniente dalla fiancata del mezzo.

 

norman-portoSul luogo dell’approdo si stanno dirigendo anche i magistrati della Procura di Bari, titolari dell’inchiesta sul rogo. Stamattina è stato reso noto che, oltre al comandante Argilio Giacomazzi e all’armatore Carlo Visentini, sono state iscritte nel registro degli indagati altre quattro persone (due membri dell’equipaggio e due rappresentanti della Anek Lines): tutte devono rispondere in concorso di naufragio, omicidio plurimo e lesioni.

La Procura barese ha acquisito decine di testimonianze, copiato centinaia di video dei telefonini, recuperato la documentazione dell’armatore, contattato le autorità greche. Interessante ai fini dell’indagine è risultato l’interrogatorio dei personaggi chiave della vicenda. Il Comandante Giacomazzi ha riferito agli inquirenti di aver “rispettato tutte le procedure” anche se ha ammesso di aver lanciato prima un allarme interno all’equipaggio per verificare l’entità del rogo e, solo quando ha verificato l’impossibilità di spegnere le fiamme, ha informato i passeggeri.
Secondo le prime indiscrezioni le fiamme avrebbero distrutto il giornale di bordo ma gran parte delle informazioni saranno a disposizione degli inquirenti quando sarà recuperata la scatola nera.

 

a-costa-morenaStamattina alcuni focolai di incendio continuavano a fare capolino dal relitto del Norman Atlantic. Proprio per questo andrà valutata con delicatezza la postazione dell’ormeggio della nave. Brindisi è una città ad alto rischio di incidente rilevante e non può permettersi alcuna leggerezza.

Dopo che il traghetto sarà messo in sicurezza, partirà un primo sopralluogo in attesa gli accertamenti tecnici irripetibili sul relitto. Da non sottovalutare che gli inquirenti, anche sulla base delle testimonianze acquisite si aspettano di rinvenire corpi di altre vittime. Ed è per questo che una squadra di medici legali, guidata dal professor Francesco Introna, è già a Brindisi per occuparsi dell’eventuale esame su corpi carbonizzati.

 

Intanto a Brindisi sale la preoccupazione per una vicenda che rischia di avere forti ripercussioni: nessuno è in grado di sapere per quanto tempo il relitto resterà in città. La paura è che possa restare ormeggiato in pieno porto per diversi anni, in attesa della definizione del processo.

I brindisini hanno ancora negli occhi le “carrette del mare” albanesi abbandonate per anni nel bel mezzo del proprio porto; la speranza è che la città di Brindisi non debba scontare responsabilità altrui che metterebbero ad ulteriore repentaglio l’immagine e la funzionalità del porto, una struttura che ha necessità di traini ed occasioni di crescita, non certo di freni e lacciuoli.

 
Angela Gatti
Pubblicato il: 2 Gen, 2015 @ 13:53

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