“Il pranzo della domenica”, un documentario delle regista brindisina Paola Crescenzo, racconta l’importante rito culinario della domenica consumato in una famiglia di Brindisi e in una famiglia greca. L’opera filmica è stata voluta dalla fondazione Libero Bizzarri per la rassegna di documentari giunta quest’anno alla 23esima edizione, nel mese di luglio la rassegna offre una ricca programmazione in spazi suggestivi di San Benedetto del Tronto.
La kermesse marchigiana nel 2016 posa lo sguardo sui popoli del Mediterraneo, attraverso documentari che raccontano le culture in movimento, mettendo al centro l’uomo e le sue riflessioni come testimonianza della natura complessa degli attuali scenari. Il documentario simbolo dell’edizione 2016 è Fuocoammare di Gianfranco Rosi, che ha come protagonista l’isola di Lampedusa e gli sbarchi di migranti, orso d’oro al Festival di Berlino.
Il documentario “Il pranzo della domenica” è stato richiesto su invito dalla fondazione intitolata al giornalista e regista Libero Bizzarri, come esempio di opera culturale realizzata grazie all’utilizzo di fondi europei, in grado di attivare e restituire uno scambio proficuo tra culture diverse ma affini, come quella del sud Italia e della Grecia. Il documentario realizzato nel 2013 è stato prodotto dalla Provincia di Brindisi nell’ambito del progetto GrIt CUZINE ideato dal project manager Giovanni Antelmi in sinergia con l’ufficio Politiche Comunitarie e finanziato con fondi europei Grecia-Italia 2007/2013.
Il pranzo della domenica verrà mostrato dopo una tavola rotonda su “Il Mediterraneo e la macroregione Adriatico-Ionica”, in cui si dibatte sui possibili modi di realizzare progetti culturali grazie all’attivazione dei fondi europei, interverranno le istituzioni locali ed esponenti di Slow Food.
Nel documentario diretto da Paola Crescenzo la famiglia brindisina protagonista abita in una villa che affaccia all’interno del porto della città, Antonio, l’uomo più giovane della famiglia, fa la spesa nell’antica piazza Mercato per rientrare a casa a bordo della motobarca. Sua madre e la zia preparano le orecchiette col grano arso e una serie di piatti della tradizione brindisina. Durante il banchetto le due donne ricordano quando da bambine, a bordo di una piccola imbarcazione, si destreggiavano nel porto trafficato degli anni ‘60. In Grecia il capofamiglia è un pescatore in pensione, acquista il pesce direttamente su un peschereccio. Sua moglie prepara le verdure su cui verrà adagiato il pesce per cuocersi lentamente in una pittoresca zuppa. Alla fine del pranzo la famiglia greca, in compagnia di amici, intona una canzone della tradizione popolare “S’agapo giati ise orea”, marito e moglie cantano i versi che recitano “Ti amo perché sei bella, ti amo perché sei tu”.
Da una sponda all’altra del mare, due famiglie diverse e lontane diventano più vicine attraverso il rispetto che nutrono nei confronti del cibo e la medesima celebrazione della convivialità. Un banchetto da condividere con i propri cari di domenica in domenica, un rito che i due popoli del mediterraneo si tramandano di generazione in generazione.
La produzione esecutiva de Il Pranzo della domenica è stata eseguita dalla Zero Project, oggi talentuosa casa di produzione salentina PassoUno. Per la realizzazione delle immagini in Grecia, la regista Paola Crescenzo si è avvalsa della collaborazione della documentarista greca Alexandra Saliba, il confronto a distanza tra le due professioniste è stato un esperimento interessante, uno scambio proficuo di mail corredate da foto di location e dei personaggi ha permesso di dare forma condivisa al racconto collettivo.
Il pranzo della domenica è stato già presentato al Food film festival di Bergamo e al Cinema del Reale di Specchia, giovedì 14 luglio mostrerà il cibo, il porto, la convivialità di due popoli divisi solo da una striscia di mare al pubblico di San Benedetto del Tronto.
INFO WEB
Trailer de Il pranzo della domenica
http://www.fondazionebizzarri.org/
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