May 12, 2025

“Fondare qui a Brindisi una Hydrogen School, che definisca una serie di prospettive professionali del tutto innovative, rispetto a quelle, che storicamente siamo stati abituati e verificare. Questo è il senso di “Navigare il futuro”: avere un’idea chiara di ciò che sta succedendo e stare attenti a ciò che possa accelerare il percorso verso di esso”. Così il sindaco di Brindisi, dott. Giuseppe Marchionna, ha concluso il suo intervento al Seminario “Transizione ecologica economica culturale. La Brindisi del III millennio”, svoltosi nella sala “Gino Strada” di palazzo Granafei-Nervegna con la partecipazione dell’on. Mauro D’Attis, di numerosi manager di aziende di Stato, di imprenditori e professionisti, nonché di docenti di UniSalento e di studenti degli Istituti tecnici del territorio.
Invitato a parlare del progetto, che reca il titolo del dossier presentato per la candidatura di Brindisi a “Capitale italiana della cultura 2027”, il Sindaco del capoluogo ha premesso che quel progetto “andava molto oltre la stessa candidatura, riflettendo sulla necessità legata all’abbandono dello sviluppo industriale fondato sulle energie fossili ed al periodo di transizione da quelle”. Ha ricordato i 60 anni di industrializzazione brindisina e la “capacità di spostare attenzione e impegni concreti, su quella che rappresenta la vera opportunità per il nostro futuro”.
“Incoraggiano le manifestazioni di interesse al Mimit”, ha rilevato. Quindi, ricordando il recente black-out in Spagna e Portogallo e la certezza che non si possa produrre più del 60-70% di energia da fonti rinnovabili, ha osservato: “Oggi in Italia la questione energetica complessiva, che diventa anche una questione culturale, è il problema dell’idrogeno. Da questo momento in poi – ha proseguito – dobbiamo cominciare a ragione in termini di pianificazione, non tanto sulla questione della produzione, che non è un problema drammatico, quanto sul fatto che siamo drammaticamente in ritardo rispetto alla progettazione, modellazione e commercializzazione di veicoli, per i quali possa essere utilizzata l’alimentazione ad idrogeno. E siamo drammaticamente in ritardo – ha aggiunto – nella costruzione dei distributori e di una visione più complessiva, nella quale la transizione energetica ha bisogno di un suo completamento, che è quello dell’elemento fondamentale, che stabilizza non solo la produzione di energia, ma anche una serie di necessità rispetto ad altri aspetti della vita sociale, sui quali ragionare ancora di più in termini ampi. Penso ad esempio agli skills professionali, cioè alle abilità e competenze, che dobbiamo scegliere”.
Il sindaco Marchionna ha fatto notare come si sia “in ritardo” proprio su quest’ultimo versante, mentre bisogna porsi “nel senso che l’Europa è qui e dobbiamo utilizzare ciò che ci consente di essere al passo, anche perché la definizione di una sorta di economia dell’idrogeno è precisamente definita nel “green deal”, che è stato redatto dal prof. Jeremy Rifkin ed è stato sostenuto in maniera precisa dalla presidente Von Der Leyen e dalla maggioranza parlamentare che la sostiene”.
Ribadendo la necessità della formazione delle nuove generazioni, il sindaco di Brindisi ha prospettato come l’impegno dell’Amministrazione sia molto chiaro, avendo “sottoscritto un protocollo d’intesa con il Dipartimento di Ingegneria dell’Università del Salento” e “dedicando alle necessità di questo Dipartimento anche la conformazione, l’arredamento e la strumentazione della nuova sede dell’Università qui a Brindisi”. In coerenza con ciò, l’invito alle scuole superiori tecniche a creare sessioni di incontri e percorsi “che aprano la mente ai nostri ragazzi sulle prospettive del loro futuro”, senza “escludere la possibilità che il tutto potrebbe essere garantito da fondi europei”, Hydrogen School in testa.

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