Gli agenti della squadra mobile e del commissariato di Pubblica Sicurezza di Mesagne hanno sgominato la cosiddetta “Banda della Giulietta”, un gruppo specializzato in spaccate presso negozi ed esercizi commerciali.
L’arresto di quattro giovani è stato operato ieri notte poco dopo l’ennesima “spaccata” in danno di un esercizio commerciale di Mesagne.
A finire nelle maglie della giustizia sono stati Rocco Liuzzi, 26 anni di Mesagne, Mauro Vitale, 22 anni di Mesagne), Cosimo Laporta, 26 anni di Tuturano e Daniele Vitale, 38 anni, di San Pietro Vernotico.
Erano circa le 5.00 quando i quattro sono stati arrestati. Poco più di un’ora prima avevano fatto irruzione, a volto coperto, all’interno del Bar Chantal, un noto bar nel centro di Mesagne.
I quattro, che avevano appena rubato dal bar quattro slot-machine ed una macchinetta cambia soldi, erano a bordo di due “Alfa Romeo”, risultate entrambe rubate a Trepuzzi.
Le auto sono state fermate poco prima di raggiungere il rifugio della banda, un casolare di campagna tra la città messapica e Tuturano.
Nel bagagliaio delle due due vetture, gli agenti di polizia hanno trovato circa 5.000 euro in contante, asportato dalle slot machine, e diversi attrezzi utilizzati per effettuare le spaccate.
Poco più lontano sono state individuate le slot machine rubate e successivamente forzate per prelevare il bottino.
Non paiono esserci dubbi che la banda si sia resa artefice di altri colpi presso esercizi commerciali della provincia di Brindisi e di altre zone limitrofe.
Una volta in galera fategli pagare pure la cella! come si fa in Germania ad esempio, su dai, non mozzicano… hanno rubato già abbastanza, questi tollerati pure abbastanza!
Che è figlio d’arte il primo? come se ne è andato il primo adesso dobbiamo sopportare pure il secondo?
Nomi “importanti” e noi dovremmo lavorare per questi? toglietevele quelle maglette la prossima volta, che ci fate più figura
chi li scopre e non li da in pasto ai carabinieri come loro è!
perchè se no li devi pagare pure per buoni!
Ma tanto dai carabinieri ci vanno loro, quando si trovano alle strette, l’unica cosa che dobbiamo sperare e che non sbagliano mai bar, ancora…
perchè personalmente mi ritrovai 20 e 30 anni fa davani a un bar dove l’amico di uno che porta lo stesso nome di uno di loro perse i denti dopo che fu scoperto a rubare uno stereo… da li e tutta storia mesagnese, caso strano i carabinieri in quel periodo cominciarono a fermare un po tutti quelli che se la facevano li , ma non quello che aveva sbagliato bar, già amu suppurtati li attani…
allora c’erano dei bar che si difendevano da soli: andavano a rubare pure a casa dei ladri… pensate voi quanto sono intelligenti