… convinti di poter parlare ed anzi, obiettare e confutare, ciò che il professor Burioni sta dicendo sui virus …
dottori? No …
virologi? No …
scienziati? No …
disquisiscono di vini e annate con sommelier di fama internazionale esperti enologi? No …
agronomi con specializzazioni in viticultura? No …
produttori di vino da generazioni? No …
irridono alle tesi di Ilaria Capua sullo sviluppo della pandemia …
epidemiologi? No …
medici da anni in prima linea nel contrastare epidemie africane? No
appartenenti a Medici Senza Frontiere? No …
capaci di contrastare tutte le tesi riportate dai media sul terrorismo islamico …
ambasciatori? No …
personale dell’intelligence? No …
studiosi di politica internazionale? No …
sono avvocati con propensione alcolica … dipendenti del comune in vena di riscatto sociale … disoccupati di lunga data … impiegati assediati da rate arretrate … esauriti di mezza età oramai refrattari al Cialis … professori frustrati dalla loro impreparazione … ragazzi e ragazze in cerca di un’appartenenza purché sia … ingegneri ignoranti … medici con percorso di studi più che ventennale … anelanti giornalisti con scarsa familiarità con la lingua italiana … blogger sconosciuti… influencer in cerca spasmodica di chi potrebbe farsi influenzare … muratori, impiegati o professionisti, ricchi o ex ricchi, poveri a oltranza o di nuova fatta, uomini o donne … giovani o anziani …
i cretini di internet non hanno casa, censo, patria, colore, età … sono i cospirazionisti compulsivi, i dietrologi metodici … sono i figli a cinque stelle dell’ “uno vale uno” e cioè dell’affermazione secondo cui la mamma che ha naturalmente paura che il proprio bambino contragga malattie gravi può discutere da pari a pari con il più illustre virologo del mondo arrivando ad affermare che i vaccini fanno male …
per carità, li abbiamo sempre avuti …
erano presenti negli studi fatti apposta per simulare l’allunaggio e al funerale di Elvis Presley, erano non casualmente sotto le torri gemelle e hanno assistito allo sparo che uccise Kennedy, sanno che John Lennon, James Dean, Bin Laden e Amy Winehouse non sono affatto morti come noi ingenui ci ostiniamo a credere …
la cifra che li unisce è l’invidia sociale …
il desiderio di un successo o di un’attenzione che mai avranno …
e pazienza se per pochi like devono sparare cazzate grosse quanto l’Himalaya …
più la sparano grossa più qualcuno che ci creda si troverà …
ora, però, sono aumentati di numero …
laureatisi sulla piattaforma Rousseau in tuttismo, dissertano anche su questa pandemia … c’è un complotto dei cinesi … è un virus fatto in laboratorio … è una banale influenza … il tutto è voluto da un club di ricchi americani ideologi della depopolazione … introducono con “bisogna che sappiate che …” … “adesso vi dico la verità” … “ma davvero credete che …?” … “ma c’è ancora qualcuno che crede che …?” … e noi? … li tolleriamo, cerchiamo di non pensarci … qualche volta rispondiamo e ce ne pentiamo subito … bene !!!! …
è arrivato il momento di essere seri e decisi … dolci e generosi … comprensivi e misericordiosi … pazienti ma con serietà …
è arrivato il momento in cui noi, sconfortati da questa pandemia, uniti da questa prova di sopravvivenza mondiale, speranzosi e abbisognevoli di solidarietà, diciamo a questi signori di andare velocemente e precipitosamente, nonchè, irrevocabilmente, affanculo …
(questo pezzo è stato scritto con sottofondo, così come consigliatomi , di Billie Holiday alle ore 20 circa del 20 marzo, secondo mese di pandemia).
Gegè Miracolo
…continua
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