August 24, 2025

michele-emiliano-pdEntro 15 – 20 giorni al massimo la Giunta regionale varerà il regolamento previsto per l’attuazione della legge con la quale la Regione Puglia riconosceva il diritto del cittadino all’utilizzo di medicinali e preparati galenici magistrali a base dei principi attivi cannabinoidi con onere di spesa a carico del SSR, per finalità terapeutiche disciplinandone l’accesso, fatti salvi i principi dell’autonomia e responsabilità del medico nella scelta terapeutica“.
Così il presidente Emiliano ha risposto all’interrogazione presentata dai consiglieri Ignazio Zullo, Saverio Congedo, Renato Perrini e Francesco Ventola, con la quale si sollecitano “gli indirizzi attuativi, al fine di garantire omogeneità nell’organizzazione dell’erogazione dei farmaci in ambito ospedaliero e in ambito domiciliare, nonché a monitorare il consumo sul territorio regionale dei farmaci cannabinoidi”.

 

Dopo la promessa di Emiliano, Ignazio Zullo, presidente del Gruppo ‘Oltre con Fitto’, ha rilasciato la seguente dichiarazione: “Spero che alle parole seguano i fatti, ovvero la pubblicazione del regolamento che dia vera attuazione alla legge regionale pugliese che ha previsto l’utilizzo a fini terapeutici della cannabis.
Ci sono patologie che richiedono non solo medicinali curativi, ma anche che diano un sollievo al dolore, quelli cannabinoidi lo sono e devono poter essere usufruibili in modo convenzionato con la Asl.
Ora il presidente Emiliano rispondendo a una mia interrogazione mi ha assicurato che entro 15 giorni il dirigente alla Sanità provvederà a colmare la lacuna con la redazione del regolamento. Speriamo sia così

One Comment

  • Rispondi
    Daniele
    13 Novembre 2015

    Tante leggi e poi? Ci vuole l’avvocato, i soldi per pagare le spese processuali, il giudice che capisce la situazione, gli anni passano, la salute se ne va e la regione risparmia….
    La delibera regionale 308/2010 è ancora valida!!!
    E gli operatori del settore non sanno nemmeno che esiste!!!
    se ne infischiano delle leggi perché poi si denuncia l’asl, non il singolo farmacista pubblico che non vuol lavorare….