May 12, 2025

“È trascorsa appena una settimana dal passaggio della Puglia in zona arancione, che ha consentito la riapertura – seppur nel pieno rispetto delle misure anti-Covid – di tutte quelle attività commerciali costrette ciclicamente nell’ultimo anno a tirare giù le proprie saracinesche a causa dell’emergenza sanitaria. Questo ci ha spinto, in linea con tutte le altre Regioni italiane eccetto la Regione Toscana, a non obbligarle a chiudere”.

Ad annunciarlo è l’assessore allo Sviluppo economico della Regione Puglia, Alessandro Delli Noci che ha accolto le richieste delle associazioni di categoria.

“Il diritto al lavoro – continua Delli Noci – resta un principio fondamentale ed ineludibile per preservare e tutelare la dignità di ogni individuo. Il contemperamento degli interessi dei lavoratori e delle aziende comporta reciproci sacrifici nell’ottica di preservare i posti di lavoro ma al contempo di venire incontro alle esigenze di flessibilità in uno dei momenti più critici degli ultimi anni. In questo contesto, il mio pensiero è rivolto a tutti i lavoratori che per il bene comune saranno al lavoro anche il 1 maggio, consapevoli che i sacrifici di oggi sono indispensabili a garantire un futuro migliore per tutti. Ci auguriamo che questa giornata rappresenti per la Puglia l’inizio della ripresa economica e quindi della tutela del diritto al lavoro che festeggiamo”.

“Nei prossimi giorni – conclude Delli Noci – incontrerò le sigle sindacali CIGL, CISL e UIL che mi hanno sollecitato su questa questione e tutte le associazioni di categoria del partenariato economico sociale e attiveremo un tavolo operativo al fine di definire date e modelli organizzativi per l’apertura e la chiusura degli esercizi commerciali e delle attività di vendita in occasione delle prossime festività e di tutte le festività del prossimo anno, 1 maggio incluso”.

Secondo quanto previsto dall’ultimo DLriaperture 21 aprile, in zona arancione, come il caso della Puglia, gli esercizi commerciali all’interno di una galleria, un centro commerciale o simili, restano chiusi nei giorni prefestivi e festivi.

 

“Una scelta saggia in un momento così difficile per tutti”. Cosi ha commentato in una nota il Consigliere regionale Mauro Vizzino, Presidente della III Commissione consiliare (Sanità).
“Ho sempre sostenuto con convinzione la necessità di preservare i diritti dei lavoratori, anche attraverso un atto simbolico quale può essere quello di festeggiare tutti insieme il primo maggio.
Ma quest’anno è necessario fare uno strappo alla regola perché la crisi è gravissima in Puglia come nel resto del paese. A pagare più di tutti le conseguenze della pandemia sono i titolari di partite iva, tra cui i commercianti, che vedono a rischio i sacrifici di una vita per il perdurare di forti limitazioni dettate dall’emergenza sanitaria.
Da qui la decisione della Regione Puglia di non imporre alcun obbligo di chiusura alle attività commerciali durante la giornata di primo maggio.

 


Esprime soddisfazione Confesercenti Brindisi: Siamo lieti che la Regione abbia compreso non solo il disagio economico della nostra categoria ma anche il ruolo e la responsabilità con la quale le nostre imprese stanno affrontando la situazione sanitaria.
L’apertura dei negozi sarà garantita quindi nella fascia oraria dalle ore 10:00 alle 13:00 e dalle 17:00 alle 20:00.
Nei prossimi giorni valuteremo inoltre l’opportunità di proseguire con le aperture straordinarie anche per tutte le domeniche del mese di maggio, sempre nell’ottica di ampliare le fasce orarie di servizio e le opportunità di acquisto, diluendo l’utenza ed evitando così pericolosi assembramenti in concomitanza con i fine settimana.

 

La Regione Puglia ha inoltre risolto positivamente alcuni dubbi che erano stati posti sulla circostanza che le aziende del Benessere potessero aprire il 1° maggio.
Confartigianato Brindisi aveva posto la questione registrando il disorientamento di tante categorie in merito alle aperture delle attività economiche dal 26 aprile scorso, agli acconciatori ed alle estetiste, nonché ai Sindaci dei Comuni pugliesi abbiamo ritenuto opportuno ricordare che per il settore Benessere è intervenuta la liberalizzazione dell’esercizio di queste attività da oltre un decennio con la Direttiva 2006/123/CE cosiddetta Bolkstain, recepita con il D. Lgs. N. 59/2010, i Comuni non hanno più la potestà di regolamentare i tempi di lavoro di tali esercizi, ed a rafforzare la decisione in materia di liberalizzazione è anche intervenuto il Consiglio di Stato con la sentenza n. 2065/2018.
Per acconciatori ed estetiste nessun dubbio sulla libertà di gestione degli orari di apertura e chiusura e la possibilità di svolgere l’attività anche nei giorni festivi o di consueto riposo settimanale, è lo stesso Assessore Delli Noci, rispondendo a Confartigianato, che sottolinea che tali disposizioni appaiono, in questo periodo, ancor più funzionali alla necessità di pianificare con cura le attività, consentendo una migliore organizzazione del lavoro e tempi idonei ad assicurare le operazioni di areazione e igienizzazione degli ambienti e sanificazione delle attrezzature.
La stessa Regione Puglia, per garantire ampia ed adeguata diffusione di tale decisione presso tutti i Comuni, ha trasmesso la risposta al quesito di Confartigianato all’ANCI Puglia.

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