April 30, 2025

“Possiamo fare il Sindaco nuovo (nel nostro caso Sindaca a cui facciamo gli auguri di buon lavoro perché ne avrà tanto bisogno), ma le uniche cose che crescono in questa città sono la disoccupazione, le denunce per il lavoro, le condanne”.

Inizia così un comunicato stampa inviato dal Sindaco Cobas. Dopo aver affrontato velocemente e soggettivamente affrontato la vicenda del processo a 29 persone condannate in primo grado per interruzione di pubblico servizio per aver bloccato il servizio della ditta Monteco nel marzo 2011, Roberto Aprile esprime solidarietà ai 14 lavoratori della ditta Nubile che hanno ricevuto l’avviso di fine indagine ed invitati a nominarsi un avvocato difensore per il reato di blocco di servizio pubblico riferito all’impianto di Cdr gestito dalla ditta Nubile.

 

Scrive il rappresentante Cobas: “erano ormai diverse settimane che i lavoratori della ditta Nubile, dopo la rescissione del contratto da parte del comune di Brindisi, erano impegnati come volontari alla salvaguardia degli impianti affinché non venissero depredati di tutto con gravi difficoltà a riprendere eventuali attività.

Ed era quello che stava per succedere con l’affidamento da parte del Comune di Brindisi all’Amiu l’attività di rimozione dei rifiuti rimasti nell’impianto di Cdr che la ditta Nubile non aveva voluto smaltire prima di lasciare.

Continua Aprile: “c’era stato un incontro il 4 Gennaio 2016 in sede Amiu a Bari dove si era parlato delle difficoltà per l’immediato passaggio dei lavoratori. In quella stessa riunione era nato l’impegno che per la eventuale pulizia dai rifiuti rimasti da tempo nel Cdr qualcuno poteva essere già chiamato. Invece il 15 Gennaio i lavoratori trovano la sorpresa che l’Amiu avvalendosi di una ditta sempre di Bari vuole pulire l’impianto” e per questo “i lavoratori avanzarono in quella occasione delle rimostranze … che a poco servirono contro l’arroganza dell’Amiu“.

Aprile prende posizione sulla vicenda sostenendo di non aver compreso “dove avviene questa interruzione di pubblico servizio con un impianto fermo e lasciato al suo destino per mesi“.

Ma sarà il Tribunale a stabilire se l’accusa di aver bloccato la pulizia dell’impianto ed, in generale, il comportamento di chi protestava ha costituito reato.

 

Intanto per Aprile “la lotta continua nelle aule dei tribunali per dire che non c’è vera giustizia in questa società per i più deboli e nelle piazze da parte dei lavoratori ex Nubile per riprendersi il proprio posto di lavoro

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