Dal 01 gennaio è entrata in vigore la riforma relativa al collocamento mirato.
In pratica viene meno la possibilità di “congelare” l’inserimento di un lavoratore disabile subordinato alla realizzazione di una nuova assunzione.
I datori di lavoro pubblici e privati sono obbligati ad avere alle proprie dipendenze lavoratori appartenenti a categorie protette indicate dall’articolo 1, della legge 68, nel rispetto di questi criteri:
• il 7% dei lavoratori occupati, se occupano più di 50 dipendenti (oltre all’1% riservato a vedove, orfani o profughi);
• due lavoratori, se occupano da 36 a 50 dipendenti;
• un lavoratore, se occupano da 15 a 35 dipendenti.
Sarà compito della CGIL vigilare sul rispetto di tale normativa anche al fine di dare una opportunità a tutte quelle donne e quegli uomini per cui la Legge Italiana ha dato concreta attuazione dell’art.3 comma 2 della Costituzione ( E` compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese. )
CGIL
Antonio Macchia Segretario Generale
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