In occasione della Solennità dell’Immacolata e dell’apertura del Giubileo Straordinario della Misericordia, l’ANSPI organizza la prima esposizione di “Madonne in Campana” che si terrà nell’Oratorio SS. Angeli Custodi dal 6 all’8 Dicembre in San Pietro Vernotico. L’Associazione ha rivolto l’invito a tutta la comunità che ha risposto in maniera entusiasmante.
La mostra ospiterà alcuni capolavori in cartapesta come “L’Immacolata del Guacci”, “L’Addolorata del Manzo” e “L’Addolorata del Maccagnani”, realizzati da noti autori che hanno dato vita ai laboratori di cartapesta nel Salento.
Luigi Guaccinato a Lecce nel 1871, frequentò la scuola di disegno del Comune di Lecce ricevendo l’insegnamento del pittore Vincenzo Conte e poi di Raffaele Maccagnani, e apprese l’arte dell’intaglio da Giuseppe De Cupertinis nella Società Operaria di Lecce. Dopo aver frequentato l’Accademia delle Belle Arti a Roma, ritornò a Lecce e diede vita al laboratorio di cartapesta, Istituto di Arti Plastiche, nel quale lavoravano oltre ottanta cartapestai, discepoli delle più rinomate botteghe del tempo.
Giuseppe Manzo anche lui nato a Lecce nel 1849, soprannominato affettuosamente Don Pippi, per quasi 50 anni produce opere commissionate da enti pubblici e privati, per lo più ecclesiastici da tutte le parti del mondo.
Le sue sculture sono, infatti, presenti a Londra, Parigi , Il Cairo, New York ,oltre che in tutt’Italia e nel Salento.
A San Petro Vernotico, per esempio, nella Chiesa Matrice si può ammirare la statua in cartapesta dell’Immacolata del 1900 e del Cristo Risorto datato 1906.
Antonio Maccagnaninacque a Lecce nel 1807, figlio del medico Oronzo e di Luigia Imbò di Pasquale, invece di intraprendere gli studi di medicina preferì dedicarsi alla cartapesta.
Pur frequentando la bottega del Surgente, apprese l’arte del disegno dal pittore leccese Luigi Tondi (1770-1834). Per questo motivo progredì tanto nella sua arte che il “Castromediano”, ammirando la stupenda Addolorata (1831), tutt’oggi conservata nella chiesa di Santa Maria di Costantinopoli o di Sant’Angelo in Lecce, affermò che il Maccagnani aveva superato il maestro nella produzione di statue.
COMUNICATO STAMPA
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